Rossano Sasso in visita a Turi
Sopralluogo del deputato leghista presso la foresteria. “Questo stato di cose non si può tollerare. Turi avrà la mia personale attenzione”
Lunedì 24 giugno, l’Onorevole Rossano Sasso si è recato in visita a Turi, raccogliendo l’invito del sindaco Tina Resta e dell’assessore alla sicurezza Graziano Gigantelli, intenzionati fin da ora a costruire una rete di relazioni con le Istituzioni sovracomunali per affrontare il fenomeno dei lavoratori stagionali in maniera controllata e sicura, favorendo un corretto processo di integrazione.
Dopo un breve confronto con alcuni cittadini, il deputato leghista è stato accolto a Palazzo di Città dove ha avuto un colloquio con il primo cittadino, il vicesindaco Fabio Topputi e lo stesso assessore Gigantelli. L’occasione è stata propizia per fare il punto sulle criticità rilevate e sui correttivi che andrebbero apportati all’attuale modello d’accoglienza, al fine di evitare che si verifichino episodi di disordine pubblico o che si alimentino pericolose tensioni sociali.
La delegazione, accompagnata da una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione e dalla Polizia Municipale, si è poi recata presso la foresteria. L’Onorevole Sasso ha potuto costatare di persona ciò che accade dentro e fuori il campo d’accoglienza, raccogliendo la testimonianza del referente della cooperativa “Noi e Voi”, che per il secondo anno è stata chiamata a gestire la foresteria.
A conclusione del sopralluogo, il deputato ha accettato di condividere le sue impressioni, rispondendo alle nostre domande.
Cosa ha riscontrato nella sua visita alla foresteria?
«All’interno del campo è tutto in ordine, la foresteria è condotta in maniera egregia e viene garantita la dignità dei lavoratori, che possono trovare ristoro dopo una giornata di lavoro. I problemi iniziano all’esterno: ci sono accampamenti di fortuna, con i braccianti che vivono in tende o auto. Una situazione davvero indecorosa cui si aggiunge il problema dei controlli: a differenza dei lavoratori ospitati nella foresteria, in questi casi non è dato sapere se ci sia un regolare contratto, dove questa manodopera venga impiegata e se le condizioni di ingaggio rispettino la legge.
Tra l’altro, oggi ne abbiamo viste una quindicina ma mi è stato detto dal sindaco e dall’assessore alla sicurezza che nei giorni passati ce n’erano molte di più. Questo stato di cose non si può tollerare e in futuro dovranno essere impiegate risorse sufficienti a gestire la contingenza il fenomeno nel miglior modo possibile».
E per quanto riguarda il “problema sicurezza”?
«Sono convinto che chi ha dato fastidio ai cittadini di Turi non è il lavoratore che si spacca la schiena tutto il giorno sotto il sole e poi va nei moduli abitativi avendone diritto, ma è qualcuno che non lavora, o lavora un giorno al mese, e non trova niente di meglio da fare che ubriacarsi e importunare i cittadini.
I braccianti extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, che vengono a Turi per lavorare, sono i benvenuti; nessuna tolleranza invece per quanti pensano di poter bivaccare in paese, in spregio alle norme del rispetto e della civile convivenza. Insieme alla Lega, all’assessore Gigantelli e al sindaco Resta, faremo di tutto perché in futuro ci sia una maggiore presenza dello Stato, più controlli e anche più ispezioni per verificare che tutti lavorino con un contratto regolare».
È stata una “visita di cortesia” o possiamo aspettarci un suo impegno nell’immediato?
«Non sono abituato a fare “visite di cortesia”; la Lega ha sempre dato prova di agire per dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini e non per inseguire il piacere effimero delle luci della ribalta mediatica. Da subito informerò il Prefetto della mia visita a Turi perché, se è vero che la raccolta cerasicola termina tra pochi giorni, è anche vero che a breve inizierà la campagna dell’acinino e non vorrei che si possa ripresentare quello che è successo a metà maggio per le ciliegie.
Turi avrà la mia personale attenzione in virtù del costante rapporto con il segretario cittadino e assessore Gigantelli. Inoltre, avete inoltre un sindaco operativo che, nonostante sia in carica da poche settimane, si è subito sobbarcato tutte le questioni lasciate in sospeso. Certo, chi lo ha preceduto avrebbe potuto sollevare le criticità emerse nell’accoglienza ben prima: non posso pensare che i problemi si presentino solo oggi, visto che questa foresteria c’è da due anni. Ad ogni modo, cercheremo di rimediare alla noncuranza del passato».
FD