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“Sei mesi per verificare la serietà di Tina Resta”

Paolo Tundo

Paolo Tundo: “Spero si amministri in autonomia senza cedere a condizionamenti esterni”

Paolo Tundo, nelle dichiarazioni che ci ha rilasciato, ritorna sulla vicenda già sollevata nel Consiglio comunale di lunedì scorso, ovvero l’opportunità di individuare l’assessore in quota a Fratelli d’Italia tra i candidati consiglieri non eletti.

In seconda battuta, analizza le prospettive di lavoro dell’Amministrazione, la cui autonomia potrebbe essere intaccata da condizionamenti provenienti da “persone vicine alla maggioranza”, coinvolte in “delicate situazioni urbanistiche che sono al vaglio magistratura”. Nei prossimi mesi, secondo Tundo, Tina Resta rischierebbe di essere impegnata in un braccio di ferro con i “poteri forti”, con quei “referenti politici che sono alle spalle della maggioranza”.

 

In Consiglio comunale ha contestato la scelta di ricorrere a un assessore esterno.

«Ritengo inaccettabile e inconcepibile che Sandro Laera, una persona non eletta dal popolo, venga nominato in Giunta, soprattutto se si considera che c’erano ben due consiglieri della stessa corrente partitica che avrebbero potuto ricoprire il ruolo di assessore.

In questa maniera si è data un’immagine di debolezza, lasciando intendere che Imma Bianco e Leonardo Girolamo non avessero competenze e capacità sufficienti per gestire un assessorato. E la motivazione fornita da Imma Bianco in Consiglio non è affatto convincente: non credo sia corretto verso gli elettori affermare di aver fatto un passo indietro solo per mantenere unita la squadra di Fratelli d’Italia. I cittadini hanno indicato chiaramente chi volevano a rappresentarli e Sandro Laera non era incluso».

 

Ci sono in Giunta le condizioni per lavorare bene?

«Sono bravi ragazzi ma non vedo una grande squadra che sia all’altezza di attuare il programma che è stato presentato in campagna elettorale. Mi riservo di fare le mie riflessioni dopo i primi sei mesi di lavoro, valutando se ci sarà stata determinazione nell’azione amministrativa e coesione politica.

Su quest’ultimo punto, nutro qualche dubbio fin da ora, visto che questa maggioranza non è indipendente ma ha alle spalle referenti politici come Michele Boccardi, Onofrio Resta e Tonino Coppi che in passato hanno già dimostrato di non essere garanzia di “stabilità”».

 

Vuol dirci che non ci sarà autonomia di scelta?

«Mi auguro che il sindaco e la maggioranza non si lascino influenzare da pressioni esterne o da contesti poco trasparenti. È noto, tuttavia, che esistono delicate situazioni urbanistiche che vedono direttamente coinvolte persone vicine alla maggioranza e che sono attualmente al vaglio della magistratura. Forse per questo Tina Resta ha preferito, in via cautelativa, “blindare” le deleghe all’urbanistica e ai lavori pubblici, oltre a quella alle politiche sociali. Se così non fosse, dovremmo pensare che non abbia ritenuto nessuno della sua maggioranza degno di rivestire questi compiti.

Oggi non posso che affidarmi alla serietà di Tina Resta e alla sua promessa, fatta in Consiglio comunale, di agire in piena trasparenza e legalità. Spero non ci siano forzature per risolvere “questioni personali” ma si ragioni sempre anteponendo l’interesse collettivo. Se questo sarà lo spirito di governo, Resta potrà contare sulla collaborazione dell’opposizione, che sarà felice di dare il proprio contributo per migliorare ogni provvedimento portato all’attenzione dell’assise cittadina».

FD

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