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Efficientamento energetico, Turi si aggiudica 90mila euro

lampioni Comune Turi

L’amministrazione Resta a lavoro per ammodernare l’impianto di pubblica illuminazione

Arrivano anche a Turi i benefici del “Decreto Crescita”, approvato lo scorso 30 aprile. È notizia delle ultime ore che il nostro Comune si è aggiudicato un contributo a fondo perduto di 90mila euro per la realizzazione di opere pubbliche volte all’efficientamento energetico e allo sviluppo territoriale sostenibile.

L’Ente, una volta messo a punto il progetto su cui intende investire le risorse assegnate con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, dovrà avviare i lavori entro il 31 ottobre 2019. L’erogazione del finanziamento avverrà in due quote: la prima, pari al 50%, a seguito della verifica da parte del Ministero del rispetto del termine di inizio del cantiere; il saldo, invece, sarà corrisposto a seguito del collaudo dell’opera.

Da quanto apprendiamo, l’amministrazione Resta sembra orientata a utilizzare lo stanziamento ministeriale per l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione pubblica che, come emerso dalle relazioni delle aziende che ne hanno curato la manutenzione, si presenta “in condizioni di severa criticità, in quanto non adeguato alle normative di settore”.

Un tesoretto che, dunque, si sommerebbe ai restanti 40mila euro, vincolati in bilancio dal Commissario Cantadori per affrontare gli interventi di primissima urgenza. Ricordiamo, infatti, che l’architetto Del Rosso, responsabile del Settore Lavori Pubblici, raccogliendo le indicazioni della deliberazione commissariale del 14 gennaio, aveva affidato all’ing. Marcello Desiderato l’incarico di redigere un progetto preliminare contenente le priorità dell’opera di adeguamento dell’impianto di pubblica illuminazione.

In base allo studio del professionista, è emerso che il costo dell’intervento sui quadri elettrici si aggira intorno ai 20mila euro; mentre le opere di efficientamento energetico, che comporterebbero il cambio di tutti i 1617 corpi luminosi presenti sul territorio, ammontano in via previsionale a 576.400 euro.

Partendo da questi dati, il governo Resta provvederà nell’immediato alla messa in sicurezza dei quadri elettrici, con una spesa di circa 26mila euro; i restanti 14 mila euro, maggiorati delle eventuali economie di gara, serviranno invece per avviare la sostituzione dei corpi luminosi presenti in Villa (piazza Pertini) e, qualora le risorse siano sufficienti, nell’area verde antistante il carcere (piazza Moro).

Successivamente, anche alla luce del contributo del Ministero, si valuterà il miglior modo per affrontare l’efficientamento di tutti i corpi luminosi, partendo da una riflessione di massima: il nuovo impianto, una volta entrato a regime, consentirebbe un risparmio in termini di “costo energia” di circa 140 mila euro all’anno. In pratica, l’amministrazione riuscirebbe ad ammortizzare l’investimento in quattro anni, senza vincolarsi al meccanismo del “progetto finanza”. Una prassi che, se da un lato permette di realizzare l’opera subito e a costo zero, dall’altro impone un rapporto di esclusività con l’impresa esecutrice per un periodo in genere non inferiore ai 15 anni.

E considerando che con l’affermazione del libero mercato si è innescata una gara al ribasso tra i vari gestori, il Comune, scegliendo l’opzione del “progetto finanza”, rischierebbe di precludersi la possibilità di stipulare contratti di fornitura elettrica a condizioni più vantaggiose.

FD

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