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Vacanze in Sardegna: cosa vedere in una delle isole più belle d’Italia

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Parlare di Sardegna, per noi del continente, è come parlare di una terra per certi versi mitologica. La sua storia molto antica, la natura rigogliosa e il popolo geloso custode delle proprie tradizioni sono gli ingredienti che rendono questa terra meritevole di essere visitata almeno una volta nella vita. E’ vero, però, che se si vuole entrare in contatto con l’anima più pura della Sardegna (mondanità a parte) bisogna scegliere accuratamente che impronta dare al nostro viaggio, per evitare di ritrovarci al termine della vacanza con tante località visitate, ma nessuna vissuta veramente.

 

Parlando di Sardegna…

Quest’isola, seconda per grandezza tra le isole del Mediterraneo (dopo la Sicilia) e terza regione italiana per estensione, affonda le sue radici in un passato antichissimo: la sua terra vide la luce nel lontano Paleozoico (circa 500 milioni di anni fa) e questo aspetto rende la Sardegna tra le zone più antiche dell’intero Mediterraneo centrale.

Al livello storico, l’isola è stata abitata sin da tempi remotissimi: le prime tracce umane sono state ritrovate nel sassarese e risalgono al paleolitico inferiore. Da allora è stato tutto un susseguirsi di civiltà più o meno sviluppate, fino ad arrivare alla famosa civiltà nuragica. Sapete che, sebbene siano oltre settemila gli esemplari noti di nuraghi (costruzioni megalitiche di forma tronco conica), gli storici e gli archeologi non sono ancora giunti ad una interpretazione univoca della loro funzione? Si ritiene solamente che la civiltà nuragica sia comparsa nel II millennio a.C. per soccombere definitivamente con l’invasione romana.

E poi? Sebbene l’isola goda di una posizione eccezionale nello scacchiere geopolitico mediterraneo e per questo sia stata oggetto delle mire espansionistiche di varie nazioni nel corso dei secoli, la Sardegna non è mai stata veramente sottomessa, se non dagli spagnoli del Regno d’Aragona. Pensate solo che in epoca cristiana (sotto papa Gregorio Magno nello specifico) si adoravano ancora le antiche divinità nuragiche, soprattutto nella Barbagia (i rilievi montuosi e collinari attorno al massiccio del Gennargentu, patria del famoso vino Cannonau).

 

Come arrivare?

Se la Sardegna è la meta per il vostro viaggio, non avrete assolutamente problemi a raggiungerla: che sia tramite aereo o nave, numerose sono le possibilità. Considerando, però, che i principali porti e aeroporti sono tutti lungo la costa, un passaggio in nave è consigliabile perché vi offre l’opportunità di portare anche la vostra automobile, per avere la massima libertà di movimento.

Al riguardo vi consiglio di dare un’occhiata sul sito di Direct Ferries: il portale ha un comparatore di prezzi specifico per il trasporto nautico, ed è attivo da vent’anni nelle rotte di tutto il mondo.

 

Cosa vedere?

Qui viene il difficile: la Sardegna è una terra talmente tanto particolare che stilare una top ten delle idee di viaggio diventa davvero impossibile. Potrei darvi un consiglio, però: le zone costiere dell’isola (una su tutte la Costa Smeralda) sono meta di un turismo, soprattutto estivo, molto importante, forse troppo.

Se preferite fare una vacanza in Sardegna lontani dai riflettori, allora pensate alla già citata Barbagia: da sempre cuore della resistenza sarda alle invasioni dal mare, questa terra ancora conserva la selvaggia bellezza più pura dell’isola. Gli abitanti di questa zona hanno scoperto l’elisir di lunga vita: buon cibo, aria pura, buona compagnia.

Vi appassiona il trekking? Tra i rilievi della Barbagia e il massiccio del Gennargentu numerose sono le escursioni a vostra disposizione, dai sentieri adatti alle famiglie fino alle arrampicate più estreme. Proprio uno di questi percorsi vi potrà condurre all’antico villaggio nuragico di Tiscali.

La fatica fisica non vi interessa, ma preferite mettervi a tavola ed esplorare culinariamente un territorio? La ricchezza naturalistica di questi rilievi si riflette nelle tavole apparecchiate: al tipico pane carasau e al liquore fatto con le bacche di Mirto si affiancano salumi e arrosti di cacciagione, formaggi, castagne e nocciole.

Non vi interessa la natura ma preferite la città? Fate un giro a Nuoro, ribattezzata “Atene sarda”. La città ha conosciuto un vivace fermento culturale negli ultimi duecento anni che l’ha portata alla ribalta nel panorama europeo grazie a nomi quali la scrittrice premio nobel Grazia Deledda, Salvatore e Sebastiano Satta o Francesco Ciusa.

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