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Ciliegie: “Polizze assicurative da rivedere”

assicurazione

Troppo onerose e disponibili solo in alcuni periodi dell’anno

La situazione metereologica, che ha gettato nello sconforto l’agricoltura turese e dell’intera Puglia, ha riacceso i fari sul tema delle polizze assicurative multirischio.

Sintetizzando i termini della vicenda, le compagnie offrono la possibilità ai produttori di assicurare il raccolto contro una serie di rischi, tra cui quelli derivanti dalle calamità naturali ormai cicliche, solo in determinati periodi dell’anno. Il problema è che i tempi delle compagnie assicurative non sono più rispondenti alle necessità degli agricoltori. Si aggiunga che il costo di questa tipologia di polizza è tanto alto da scoraggiare i coltivatori. E se è vero che lo Stato “risarcisce” una parte dei costi sostenuti, è altrettanto vero che i tempi di attesa dei rimborsi sono “biblici” (si parla di anni).

«La questione di cui stiamo parlando – interviene l’Associazione degli Agricoltori Italiani – è ‘antica’ e risaputa. Stiamo lanciando questo grido d’allarme da anni, facendo proposte, spiegando che la legge sulle calamità naturali e il sistema delle assicurazioni per i rischi in agricoltura devono essere cambiati, radicalmente, attraverso una discussione che coinvolga le organizzazioni agricole e recepisca le istanze provenienti da un mondo agricolo esasperato».

«Non è vero che sappiamo solo lamentarci, chi continua ad affermarlo offende la propria e l’altrui intelligenza, oltre a non capire la portata del dramma vissuto da chi ha visto la distruzione, davanti ai propri occhi, di ettari ed ettari di produzione. Lasciare che questa gente sia costretta a risollevarsi senza il benché minimo aiuto – dichiara il presidente Raffaele Carrabba – significa essere pronti ad accettare che molte aziende agricole falliscano, chiudano i battenti, lascino a casa i loro lavoratori. Il Governo prenda coscienza di questo stato di cose, trovi le risorse per intervenire sull’emergenza e, subito dopo, convochi le associazioni agricole per discutere le modifiche alla legge sulle calamità e i possibili interventi sul sistema delle assicurazioni contro gli eventi calamitosi».

Gli agricoltori pugliesi – chiosa CIA Puglia – aspettano ancora i ristori conseguenti alle nevicate del 2017 e lo stesso vale per le calamità degli anni precedenti. «Se un’azienda dovesse aspettare i tempi della burocrazia per rialzarsi sarebbe già fallita. Per questo motivo chiediamo che sia fatta chiarezza sulle situazioni pregresse e si intervenga celermente su quanto accaduto nelle ultime 24-36 ore su gran parte della Puglia».

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