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Comitato Aree Edificabili, appello al futuro Sindaco

lettera

Il Futuro Sindaco vorrà trovare la soluzione dell’annosa problematica del valore delle aree edificabili?

Sono passati circa quattro anni e mezzo dalla nascita del nostro Comitato e di acqua sotto i ponti, nel bene e nel male, ne è passata. Alcune volte siamo stati presi in giro, altre volte abbiamo avuto la forza di farci ascoltare ed allora abbiamo avuto dei risultati, come la riduzione degli originari ed esosi valori individuati per le aree edificabili a settembre 2014, a volte è stata la Commissione Tributaria Provinciale a darci ragione.

I motivi per cui è nato il nostro Comitato sono noti a tutti e possono essere sintetizzati nella richiesta di poter pagare tasse (IMU e TASI) eque e sostenibili da parte dei contribuenti, soprattutto in considerazione del particolare momento di crisi edilizia e finanziaria che si sta attraversando e che ha colpito il nostro Comune in misura maggiore dei Comuni limitrofi.

In discussione è il valore venale attribuito alle aree edificabili da usare per il calcolo dell’IMU e della TASI da versare annualmente al Comune. Il comma 5° dell’art.5 del Decreto Legislativo n. 504/1992 stabilisce i criteri che, obbligatoriamente, devono essere seguiti per individuare il valore venale in comune commercio per le aree edificabili. Detto valore venale deve essere costituito dal valore commerciale o di mercato, cioè dal valore in moneta che avrebbe l’area edificabile se messa in vendita. Ora, al netto di tutti i tecnicismi ed i paroloni, che a volte vengono ad arte usati per rendere ostica la comprensione ai non addetti ai lavori, è palesemente evidente che, se non ci sono vendite per mancanza di domanda di aree edificabili, il prezzo di mercato di tale bene crolla in modo verticale. L’assenza di domanda è comprovata dalla mancanza, dal 2014 in poi, di atti di vendita di aree edificabili. Con tale situazione emergenziale di assoluto crollo dei valori degli immobili e di conseguenza delle aree edificabili, come hanno fatto ad individuare dei valori che, specialmente per alcune zone ubicate oltre la periferia, in aperta campagna, sono ancora molto alti e difficile da accettare e comprendere.

Abbiamo cercato di confrontarci con gli Amministratori ed i Tecnici Comunali, abbiamo fornito Loro dati di fatto concreti, atti di altri Comuni, statistiche ufficiali, abbiamo in ogni occasione che si è presentata, compresa la stampa, sostenuto con forza e convinzione la fondatezza e la giustizia delle nostre tesi.

Fino ad ora nessuno ha avuto la volontà di ascoltarci e di prendere in considerazione le nostre tesi, ora per l’ennesima volta rinnoviamo l’invito ai futuri Amministratori a volerci ascoltare.

Li invitiamo tutti ad assumere pubblicamente l’impegno ad inserire nei loro programmi elettorali la soluzione che intendono adottare per risolvere una volta per tutte l’annosa problematica del valore venale in commercio delle aree edificabili. Gli aderenti al Comitato e la cittadinanza tutta valuterà con molta attenzione tale impegno, se assunto.

Il Comitato, pertanto, invita formalmente tutti i futuri Candidati Sindaci ad un pubblico confronto/dibattito per spiegare alla cittadinanza cosa intendono fare per risolvere la problematica del valore venale delle aree edificabili.

IL COMITATO AREE EDIFICABILI TURI

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