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Anche Forza Italia viene commissariata

Paolo Tundo

Tundo: “I vertici di Forza Italia hanno preferito il potere economico di Boccardi”.

Solidarietà dal senatore Vitali: “Al peggio non c’è mai fine!”


Michele Boccardi lo aveva anticipato sulle nostre colonne: la dicotomia che Forza Italia stava vivendo a Turi avrebbe presto trovato una soluzione. La frattura scomposta tra il (quasi) ex senatore e il coordinatore cittadino Paolo Tundo sarebbe stata affrontata dai vertici provinciali.

E così è stato: lo scorso 29 marzo, l’on. Francesco Paolo Sisto, coordinatore provinciale di Forza Italia, ha commissariato il circolo turese, scegliendo come reggente l’avvocato Fabio Violante, suo vice nella segreteria provinciale.

La scelta è stata assunta d’intesa con il Coordinatore Regionale Mauro D’Attis e, come scrive l’on. Sisto, è scaturita “dalla necessità di ricondurre il partito al rispetto degli indirizzi politici regionali e provinciali, attesi gli atteggiamenti non concordati e assunti, con il clamore della stampa, dal già Delegato di Comune sig. Paolo Tundo”.

Al netto della motivazione – in verità più formale che di sostanza – addotta da Sisto, non possiamo non registrare che il conto di questa tornata elettorale inizia a diventare pesante per il centrodestra, con due partiti su tre che vengono commissariati in nome di quell’atto di fiducia che si è voluto accordare a Tina Resta.

 

Tundo: “Mi dimetto deluso dai vertici di FI”

La replica dell’ormai ex coordinatore è arrivata con una nota stampa in cui, oltre ad annunciare le dimissioni dopo anni di militanza a servizio del partito e dei cittadini, vengono ricostruiti i termini della vicenda.

«Con rammarico – esordisce Tundo – prendo atto delle decisioni dei vertici di Forza Italia sulla mia revoca da coordinatore cittadino e, annunciando le mie dimissioni dal partito con effetto immediato, intendo esprimere le mie opinioni riguardo a tutta la vicenda.

Mi sento deluso dalla decisione presa dai vertici di Forza Italia che, evidentemente, preferiscono il potere economico di Boccardi a una persona che ha sempre vissuto e lavorato per il popolo e che ha da quarant’anni il contatto quotidiano con i cittadini turesi.

I dirigenti di Forza Italia con questa decisione confermano quello che sta succedendo a livello nazionale con un partito in caduta libera che non è in grado di capire il popolo che ha portato l’ascesa di partiti come Cinque Stelle e Lega.

«Io non posso accettare – aggiunge l’ex coordinatore – che le decisioni sul destino di Turi vengono prese sempre dalla stessa persona e nell’ombra. La democrazia prevede che ci si trovi tutti insieme e si decida il programma e il candidato sindaco. La scelta di Tina Resta, invece, è avvenuta a mia insaputa. Questo metodo di fare politica si è dimostrato fallimentare e Turi ne paga ancora le conseguenze con amministrazioni litigiose che hanno lasciato Turi indietro di trent’anni.

Io non posso accettare tali metodi e scenderò in campo solo con un gruppo di persone che sia vicino al popolo, che abbia gli stessi interessi dei nostri concittadini! La priorità dev’essere sistemare la situazione di paralisi che riguarda il personale del Comune di Turi, che deve rimettersi in moto anche con nuove assunzioni e lavorare duramente per rilanciare il nostro amato paese con la nostra sapiente direzione».

«Ormai non si può più perdere tempo a litigare – conclude Tundo – ci vuole coraggio e voglia di rilanciare Turi. Questo è quello che chiedo alla mia lista e al nostro candidato sindaco. Lo stesso coraggio che chiedo ai miei concittadini quando andranno a votare. Mettiamo veramente le ali a Turi!».

 

Vitali: “Rimozione ingiustificata e miope”

Al commento di Paolo Tundo si aggiunge la dura presa di posizione del senatore Luigi Angelo Vitali, vicepresidente del gruppo di Forza Italia al Senato. Vitali attacca frontalmente il “partito azzurro” parlando di una “rimozione ingiustificata” che, sommata alla serie di atti analoghi assunti negli ultimi mesi, testimonia una “visione miope” della dirigenza.

«La rimozione ingiustificata di Paolo Tundo – asserisce Vitali – dalla segreteria cittadina di Forza Italia, che segue altre inopinate destituzioni (Sturdà a Lecce, Andrisano a Brindisi, De Cataldo a Sava, Settimo Di Mitri a Galatone e via dicendo) rappresenta la miope visione di chi, pur avendo partecipato all’assemblea del 30 marzo a Roma, non ha capito nulla. Pazienza! Verrà il tempo delle assunzioni di responsabilità anche per loro.

Voglio però esprimere a tutti questi amici la mia più sincera solidarietà – chiosa il senatore forzista. Non era quello che meritavano dopo che, insieme a me e tanti altri, dal 2015 al 2018 avevano portato Forza Italia in Puglia al 20% a dispetto di quanti la ritenevano evaporata».

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