Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

Primarie PD: Turi sceglie Zingaretti

Il seggio allestito in via Orlandi

Come nel 2017, personaggi ancora in cerca di una “casa” hanno tentato di dimostrare il proprio peso sul territorio

Le primarie del Partito Democratico hanno incoronano Nicola Zingaretti nuovo segretario nazionale. Il candidato si è affermato sugli sfidanti Martina e Giacchetti raccogliendo una percentuale di voti superiore al 65%.

Al netto del vincitore, il dato che ha sorpreso è stato quello dell’affluenza: oltre 1 milione e 700 mila è il numero degli italiani che si sono recati ai seggi, aspettando il proprio turno nelle sedi dei circoli o mettendosi in fila davanti ai gazebo allestiti per l’occasione. Una testimonianza che i vertici del partito hanno interpretato come la prova tangibile di un elettorato di centrosinistra che ha ancora speranza di ritornare a essere protagonista delle scelte nazionali, costruendo un’alternativa alle politiche dell’attuale governo Lega-Cinque Stelle.

Incoraggiante anche il riscontro che si è avuto a Turi con 198 cittadini che hanno deciso di esprimere il proprio voto. All’esito dello scrutinio, il quadro consegnato dalle urne ha rispecchiato la tendenza nazionale, esprimendo un consenso quasi plebiscitario verso la candidatura di Zingaretti. Il governatore del Lazio nella nostra regione poteva contare su due liste di appoggio: quella nazionale (Piazza Grande) ha ricevuto 12 voti, quella sostenuta da Michele Emiliano (Puglia per Zingaretti) ha incassato 107 preferenze, 17 i turesi che hanno invece optato per votare entrambe le liste.

Dunque 136 preferenze per Zingaretti che si impone nettamente su Martina (52 voti) e Giacchetti (7 voti). Tre le schede bianche. Un risultato ampiamente anticipato dal Congresso celebrato lo scorso gennaio, dove la mozione del governatore del Lazio riscosse il 60% dei voti.

Una riflessione a parte merita il numero dei partecipanti. Se a livello nazionale si è bissato il dato del 2017, quando si recarono alle urne poco più di 1 milione e 800 mila cittadini, non lo stesso si può dire per Turi: nelle precedenti primarie furono circa 700 i cittadini votanti. Ma è altrettanto vero che in quelle elezioni del 2017, fu preso di mire da tanti “detrattori”, come li definì Marilena Lerede, ovvero “persone che non sapevano nemmeno perché erano lì e altre che, per ideologie politiche, non avrebbero mai messo piede nel PD”.

Una sfida, persa sia ieri che oggi, che qualcuno ha provato a lanciare per dimostrare quanto contasse sul territorio, aggiunge la segretaria cittadina Domenica Laruccia rispondendo alle nostre domande.

 

Un suo commento su questo “appuntamento con la democrazia”?

«Le primarie rappresentano un momento di confronto tra idee e tra persone, e il 3 marzo è stato il punto di arrivo di un percorso democratico che ci ha coinvolto per mesi. Durante l’intera giornata di domenica abbiamo avuto modo di parlare con tutti coloro che si sono avvicinati al seggio: è stato bello conoscere ad esempio Matteo, 90 anni, e vedere come ancora speri in un futuro migliore per le nuove generazioni. Ci ha incoraggiato ad andare avanti, a dare voce a tutti coloro che sono in difficoltà. Domenica ha vinto Zingaretti, ma ha vinto anche chi spera che un voto alle primarie di un partito in difficoltà possa dare nuovo slancio e nuova fiducia a chi ascolta la gente e non la manipola con paure e ansie».

 

Rispetto alle primarie del 2017, il circolo turese registra un calo importante di votanti. A cosa lo imputa?

«Il calo di cui lei parla è indubbiamente legato alla presenza, nelle primarie del 2017, di Michele Emiliano tra i candidati nazionali e di Giuseppe Gravinese, all’epoca segretario cittadino, candidato capolista in una delle liste che appoggiavano il Governatore pugliese. Presenze queste che da un lato hanno fatto sentire in maniera più forte l’elezione del segretario nazionale e dall’altro lato hanno stimolato la necessità di alcuni personaggi di dimostrare quanto contassero sul territorio. Sfida quest’ultima persa. Oggi, in vista delle amministrative, sempre quei personaggi, ancora in cerca di una “casa”, hanno tentato nuovamente di dimostrare il proprio peso e nuovamente hanno perso».

 

 

Gli auguri del circolo turese

Pd: Zingaretti, lieto notizia Minniti, sarà un bel confronto

«Il Circolo del Partito Democratico di Turi augura al neo segretario nazionale Nicola Zingaretti buon lavoro, che questa sia una nuova stagione, una rinascita democratica per il nostro partito e per gli italiani.

Il Partito Democratico riparte dalla gente, per lottare contro la paura e il razzismo, per difendere il lavoro, fonte di dignità e forza motrice della Nazione. Ci piace pensare ad un’Italia forte ma in Europa. Ci piace pensare ad un’Italia che mette al primo posto gli Uomini e non le logiche sovraniste. Auguri Nicola».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *