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Politica

“POVERA TURI”

Paolo Tundo

Paolo Tundo pronto a sfidare inciuci e listoni:
“Se decideranno di farmi fuori, ne risponderanno agli elettori”

Negli ultimi giorni si sono rincorse voci che davano per certo un’imminente commissariamento della sezione locale di Forza Italia. Un’operazione che, secondo i bene informati, sarebbe stata manovrata da Michele Boccardi.

In vista del possibile incarico di coordinatore provinciale di Forza Italia, il (quasi ex) senatore avrebbe iniziato a schierare le proprie pedine per riprendere in mano il partito. E il primo passo sarebbe proprio quello di sostituire Paolo Tundo.

Per capire la fondatezza delle indiscrezioni, abbiamo contatto lo stesso Tundo, allargando l’intervista al futuro prossimo della politica turese.

 

Voci di corridoio affermano che sarebbe prossimo il commissariamento della sezione locale di Forza Italia.

«Premesso che al momento non mi risulta nessuna iniziativa del genere, non credo di aver commesso alcun errore nella gestione di Forza Italia a Turi. Nelle trattative elettorali, ho sempre fatto riferimento ai vertici regionali e provinciali, informandoli puntualmente sugli sviluppi e seguendone le direttive.

Se poi qualcuno, per smania di potere o interessi privati, farà pressioni per “farmi fuori”, se ne assumerà la piena responsabilità e saranno gli elettori a dare le opportune risposte ai manovratori di turno.

La mia idea resta quella di amministrare per il bene del paese e sono pronto a riprendere il dialogo con il centrodestra a patto che ci sia lealtà reciproca e la volontà di stendere un programma che guardi ai problemi concreti di Turi. Un programma che sia supportato da una squadra che dimostri di essere compatta e non il frutto di un “inciucio” o di manovre di bassa politica».

 

È arrivato il chiarimento da parte delle forze di centrodestra?

«Per onestà verso i cittadini ripercorro i fatti. Il 16 gennaio, dopo un ampio confronto, eravamo giunti alla conclusione che sabato 2 febbraio avremmo sottoscritto un “contratto d’intenti”. Un protocollo che fissava un termine per la scelta del candidato sindaco e metteva in chiaro le regole del gioco.

A distanza di una settimana da quella riunione, vengo informato che i due partiti hanno iniziato le manovre di allargamento verso il centro, coinvolgendo Rocco Birardi, Angelo Palmisano e Maurizio Coppi. Un comportamento che mi ha ferito e mi ha spinto a chiedere una settimana di pausa dai tavoli politici, attendendo che arrivasse un chiarimento.

Non solo questo chiarimento non è arrivato ma le manovre d’inclusione sono proseguite: si è cercato di aggregare Onofrio Resta, Fabio Topputi e Giampiero Luisi. Tutto sempre tenendo all’oscuro il coordinatore cittadino di Forza Italia.

Tuttavia se il progetto è quello di creare un listone, che sarebbe guidato da Tina Resta caldeggiata da Michele Boccardi, sarò ben felice di essere escluso, dal momento che nessuno dei presupposti di partenza è stato onorato. Mi chiedo come sia possibile che Fratelli d’Italia e Lega, che erano pronti a rinnovare il centrodestra, oggi accettino di aderire a un progetto che di nuovo non ha nulla. Mi chiedo come possano coesistere nella stessa lista persone che hanno posizioni diametralmente opposte e si sono già dimostrate capaci di far cadere un’amministrazione.

Se questo scenario per loro va bene, non mi resta che dire povera Turi».

 

Vuol dire che abbandonerebbe la competizione?

«Nient’affatto. Troverò le mie alternative, iniziando a dialogare a 360 gradi e radunando tutte le forze, politiche e della società civile, che si sentono alternative a questo listone e che sono pronte a combattere contro una visione “padronale” della politica, dove vince chi si pensa sia più “influente”. Un sistema che abbiamo già visto essere fallimentare.

Sono una persona per bene cosa che non si può dire di tutti, molti preferiscono far fuori chi si teme, magari perché ha consensi, io preferisco parlare in maniera onesta».

FD

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