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De Grisantis e la “responsabilità di mandato”

De Grisantis

L’intervento dell’ex sindaco di Turi chiude ciclo di seminari
organizzato dal Centro Studi “Aldo Moro

Il corso di formazione organizzato dal Centro Studi “Aldo Moro” si è concluso lunedì 18 febbraio con l’intervento del dott. Vito Nicola De Grisantis, ex sindaco di Turi (2002- 2007),sul tema della responsabilità di mandato.

De Grisantis ha aperto il dibattito con una delle citazione più famose Di Luigi Einaudi: «Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare». Alla base della deliberazione ci deve essere una conoscenza che sia in grado di mantenere un rapporto saldo tra le decisioni prese e gli interessi generali della comunità. Ma non solo, la conoscenza è importante affinché venga attuato, in toto, il secondo comma dell’art 3 della Costituzione: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

Infatti, lo scopo principale di ogni Sindaco, e di qualsiasi amministratore pubblico, è quello di garantire, attraverso il risparmio e la rimozione di spese inutili, più utili possibili e servizi di qualità al popolo, tenendo conto anche e soprattutto delle generazioni future. L’amministratore pubblico, inoltre, ha anche il compito di rassicurare il popolo, e con ciò non significa beffarsi di esso ma diffondere la consapevolezza che si possa andare oltre, nonostante le difficoltà. La prima responsabilità di ogni sindaco è quello di cercare di recuperare il maggior numero di entrate possibili per dare servizi migliori ai cittadini, attraverso il risparmio che rappresenta la principale forma di entrata.

De Grisantis si è poi soffermato sul tema delle responsabilità in merito alla questione del bilancio d’esercizio, che deve essere approvato entro e non oltre il 31 dicembre di ogni anno, con dati di variazione e adeguamenti previsti successivamente secondo la legge. Ciò porta a rendere il bilancio operativo dal 1° gennaio, evitando che si verifichi un avanzo di amministrazione troppo eccessivo, in quanto ciò significherebbe che molte somme richieste al cittadino non siano state spese correttamente, rappresentando una perdita grave per l’intera comunità. Il sindaco deve essere innovatore anche nella ricostruzione della macchina amministrativa, interrogandosi sempre se sia meglio ridurre la tassazione oppure investire su un servizio migliore.

L’ultimo punto della dissertazione di De Grisantis ha rimarcato che il dovere di ogni amministratore è quello di amministrare responsabilmente anche per un avvenire migliore: istituire mutui sulle opere pubbliche significa addossare ingiustamente debiti alle generazioni future. Per questo ogni generazione dovrebbe cercare di fare un patto con i mutui che si contraggono, con l’obiettivo principale di contrastare e ridurre il debito pubblico.

ROBERTA LOBASCIO

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