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Illuminazione pubblica, un impianto “a rischio elevato”

lampioni Comune Turi

Dopo disagi e varie segnalazioni, è stata affidata la progettazione preliminare dell’adeguamento

Avevamo anticipato su queste colonne che il Settore Urbanistica aveva iniziato ad affrontare il problema della pubblica illuminazione che, come già emerso dalle relazioni delle aziende che ne hanno curato la manutenzione, presenta un impianto “in condizioni di severa criticità, in quanto non adeguato alle normative di settore”.

In verità, da luglio a ottobre 2018, l’Ufficio ha più volte richiesto lo stanziamento in bilancio della somma utile ad adeguare l’intero impianto comunale, o quantomeno le risorse necessarie a intervenire sui quadri elettrici. Richieste supportate dalla criticità della situazione che prefigura un “rischio elevato per la pubblica incolumità”.

L’ennesima segnalazione risale allo scorso 8 gennaio. Nella nota redatta dal caposettore Giambattista Del Rosso, si rinnovava l’istanza di destinare 240mila euro per adeguare i quadri elettrici dell’impianto di pubblica illuminazione, facendo eventualmente ricorso alla contrazione di un mutuo. Inoltre, qualora non fosse stato possibile reperire “con la dovuta urgenza le somme necessarie”, Del Rosso sollecitava l’Organo commissariale a “dettare opportuno indirizzo in merito all’adozione di provvedimenti atti a tutelare la pubblica incolumità ed evitare l’interruzione del pubblico servizio”.

Alla fine l’indirizzo è arrivato: la deliberazione del Commissario Straordinario, la numero 6 del 14 gennaio, ha incaricato il Responsabile del Settore Urbanistica di individuare gli interventi di primissima urgenza e di curare la procedura di selezione di un professionista che, oltre a effettuare una ricognizione puntuale dell’impianto di illuminazione pubblica, stili il progetto preliminare contenente le priorità dell’opera di adeguamento, il cui costo presuntivo è stimato in 1 milione e 200mila euro.

Raccogliendo le indicazioni del Commissario, l’architetto Del Rosso ha avviato la procedura di affidamento diretto, invitando l’ing. Marcello Desiderato, con studio a Bari, ad avanzare un’offerta economica in ribasso rispetto all’onorario determinato in circa 6.500 euro. Il professionista barese ha risposto lo scorso 18 gennaio, presentando un ribasso del 5% sull’importo a base di gara, per un compenso pari a 6.149,60 euro (oltre contributi e Iva). Offerta che, chiaramente, è stata approvata.

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