Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

Fidas: sempre meglio

fidas

Un impegno che vale una vita. Donate!

“Grazie a tutti i nostri donatori”, commenta Michele Troiano, presidente della sezione turese della Fidas. Un ringraziamento che rivolge a tutti i soci, volontari, che nello scorso anno, e come fanno da tanti anni, rivolgono un gesto semplice ma carico di vita a chi ne ha bisogno. È oggi, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, che anche la Fidas Turi tira le somme di un anno, quello del 2018, che, nonostante alcune difficoltà, può dirsi positivo dal punto di vista delle donazioni.

“Nonostante tutti i disagi e pur non avendo un punto di raccolta fisso, nello scorso anno sono state raccolte ben 343 sacche di sangue, ben 21 sacche in più rispetto al 2017”. Un risultato che fa ben sperare il presidente e tutti i soci Fidas che quotidianamente rispondono con un “presente” all’appello e alle richieste di aiuto da parte di ospedali. Un gesto semplice, un dono ancora più semplice, dal valore inestimabile, considerato il suo prezioso potere salvifico. Una goccia di sangue che solo un uomo può regalare all’altro uomo. Non ancora riproducibile in laboratorio, il sangue oggi rappresenta il primo elemento di soccorso nei reparti di emergenza. Un bene inestimabile a cui si accede in maniera gratuita, fortunatamente.

Purtroppo c’è ancora chi crede che donare sangue significa indebolirsi. In realtà è proprio il contrario: chi dona il sangue fa un gran favore alla propria salute, e diventare donatori di sangue non è facilissimo, è necessario avere precise caratteristiche corporee (età, peso, altezza), senza contare il fatto che bisogna anche avere esami “a posto” e abitudini di vita adeguate.

È fondamentale evidenziare come ogni sacca di sangue prelevata sia solo una parte del sangue che circola nel nostro corpo e tutto quello che viene estratto si rigenera in poco tempo. È provato poi che chi compie questo gesto con regolarità gode di buona salute perché viene controllato periodicamente e si è così invogliati a mantenere uno stile di vita sano. La donazione periodica, pertanto, induce una disciplina nell’alimentazione, nei consumi, nella pratica quotidiana.

E se tutto questo non vi ha ancora fatto smuovere le coscienze, considerate come il nostro è uno dei Paesi dove il sangue non si compra: può essere dato e ricevuto solo gratuitamente (plasma compreso, a differenza di alcuni Stati europei). Un patrimonio di civiltà da conservare e proteggere, con un senso civico che ne sia all’altezza. Per questo è fondamentale l’impegno delle associazioni, come appunto la Fidas, che si occupano della raccolta di sangue e della promozione della donazione. Ma quello che funziona di più è l’esempio, soprattutto per i giovani, cioè la fetta di popolazione che più manca all’appello della donazione. Conoscere un donatore conta più di mille parole. È il modo migliore per capire che donare sangue è un vero affare, che conviene a tutti.

C.D.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *