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Scuole e strade, il Governo stanzia 100 mila euro per Turi

tabella contributi

Graziano Gigantelli: “Grazie alla Lega un’opportunità per rendere
Turi più sicura e vivibile”

È arrivata lo scorso 10 gennaio 2019 la firma al Decreto, previsto nella Legge di Bilancio 2019, con cui il Ministero dell’Interno ha assegnato i contributi per realizzare gli interventi di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale.

«Una mano concreta – così la definisce il Ministro Salvini – alle comunità locali e ai loro territori la cui attuazione pratica sarà supportata dagli uffici del Viminale per cercare di ovviare a potenziali difficoltà in fase di applicazione». E infatti, oltre a predisporre sul sito istituzionale del Ministero dell’Interno una “sezione faq”, curata dalla direzione centrale della Finanza Locale in sinergia con i sindaci, è stato attivato un indirizzo mail dedicato che permetterà ai sindaci di inviare i propri quesiti e ricevere a stretto giro i relativi chiarimenti.

 

100mila euro per Turi

Il provvedimento, che riguarda gli Enti con popolazione fino a 20mila abitanti, vede tra i beneficiari anche il Comune Turi, cui spetterà un finanziamento di 100mila euro. Soldi certi e immediatamente disponibili che costituiscono un preziosa boccata d’ossigeno per le casse cittadine e che potrebbero essere impiegati per programmare il tanto atteso rifacimento del manto stradale delle vie turesi, almeno di quelle più compromesse, dove le buche hanno ormai assunto la dimensione di voragini.

A tal proposito, in uno dei chiarimenti fornito dal Viminale, si precisa che l’asfaltatura delle strade rientra tra gli interventi ammessi, a patto che costituisca manutenzione straordinaria e serva a scongiurare rischi per l’incolumità pubblica e aggravi per il bilancio dell’Ente conseguenti a richieste risarcitorie. Criteri che rispecchiano appieno la situazione del nostro Comune.

 

I segretari Sasso e Gigantelli

Gigantelli: “Un paese più sicuro e vivibile”

«Alle parole – commenta Graziano Gigantelli, segretario della sezione turese della Lega – facciamo sempre seguire i fatti, e questa è l’ennesima prova. A quanti avevano insinuato che le “periferie” sarebbero state penalizzate dal Governo, che la Lega avrebbe operato solo tagli ai fondi destinati agli enti locali, Salvini ha risposto sbloccando oltre 400 milioni di euro per le opere pubbliche dei piccoli comuni. Un provvedimento in perfetta linea con il principio di “sicurezza delle città”, che passa anche attraverso il miglioramento delle condizioni di scuole e strade».

«Turi – prosegue il segretario cittadino – beneficerà di 100mila euro che, se utilizzati con criterio, permetteranno di rimediare alle tante incurie mai affrontate per assenza di risorse. Dalla sostituzione della caldaia dell’asilo “Don Tonino Bello” al rifacimento del manto delle strade cittadine e di campagna, con il contributo del Governo si potrà rendere Turi un paese più sicuro e vivibile, dando sollievo ai disagi che i cittadini vivono quotidianamente».

«Ecco perché – aggiunge Gigantelli – auspico che il Commissario Prefettizio solleciti gli uffici competenti per attivare le procedure necessarie a programmare e avviare i lavori in tempo e con la massima trasparenza. Non vorremmo che, come accaduto in altre occasioni, Turi si veda sfuggire un’occasione importante per dare impulso alle opere pubbliche. Questa volta è bene che sia chiaro: chi sbaglia paga».


Il provvedimento

«Grande soddisfazione» è stata espressa dai parlamentari pugliesi della Lega Rossano Sasso, Anna Rita Tateo e Roberto Marti. In una nota gli onorevoli hanno annunciato che in queste ore partiranno «le lettere del Ministro dell’Interno Matteo Salvini indirizzate ai 7400 sindaci, tra cui 180 sindaci di Comuni pugliesi sotto i 20mila abitanti, destinatari del contributo statale».

Ma entriamo nel merito del provvedimento. Il Decreto stabilisce che il Comune beneficiario può finanziare uno o più lavori pubblici, a condizione che gli stessi non siano già integralmente sovvenzionati da altri soggetti e che siano aggiuntivi rispetto a quelli inseriti nei programmi triennali.

L’esecuzione dei lavori dovrà iniziare entro il 15 maggio 2019, pena la revoca del finanziamento. Altra condizione di revoca è il parziale utilizzo dei fondi concessi: i risparmi derivanti da eventuali ribassi d’asta, vincolati fino al collaudo, dovranno essere successivamente impiegati per ulteriori investimenti; in caso contrario il Comune perderà il diritto a ogni beneficio.

I contributi saranno erogati in due tranche: il 50% previa verifica dell’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori; il restante 50% a seguito della trasmissione al Ministero dell’Interno del certificato di collaudo (o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori).

Infine, il Viminale, in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, effettuerà controlli a campione sulle opere pubbliche realizzate, in modo da garantire la massima trasparenza sull’impiego dei fondi assegnati ai vari Comuni.

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