Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

BOC: “Un’operazione finanziaria fatta da principianti”

Natalino Ventrella


Natalino Ventrella: “La mia proposta di istituire una commissione d’inchiesta bloccata da politici e funzionari”

Dopo la sentenza del Tribunale di Bari che ha dichiarato nullo per vizi formali il contratto stipulato tra Comune di Turi e Banca OPI (poi assorbita dal gruppo Intesa – Sanpaolo), ritorniamo sulla questione “derivati finanziari” raccogliendo le dichiarazioni di Natalino Ventrella.

Consigliere d’opposizione durante l’amministrazione Gigantelli, Ventrella – con l’appoggio di Paolo Tundo – sollecitò fin dal 2008 un intervento chiarificatore sull’operazione effettuata nel 2005.

«Tra le tante battaglie che portai avanti all’epoca – ricorda Ventrella – ci fu quella di istituire un’apposita commissione d’inchiesta sui BOC. La proposta fu inserita all’ordine del giorno per essere votata in Consiglio comunale; tuttavia, lo stesso giorno, fu ritirata per veti incrociati tra politica e funzionari. Quella commissione avrebbe potuto risolvere con largo anticipo un’eventuale transazione tra il Comune di Turi e la Banca OPI. A distanza di anni, mi piacerebbe capire le motivazioni che spinsero l’allora sindaco Enzo Gigantelli a non proseguire sulla strada che indicai. Anche perché avevo avuto la disponibilità di cinque illustri professionisti del settore ad affiancare gratuitamente i lavori della commissione, facendo risparmiare alla collettività 50 mila euro tra costi legali e tecnici. Tra l’altro la situazione non si è ancora conclusa, fino al 2025, data di scadenza dei BOC, ci saranno ancora molti passaggi che andranno rivisti».

 

“Un’operazione fatta da principianti”

Le argomentazioni per istituire quella commissione d’inchiesta, secondo Ventrella, non mancavano. Indicativa è la riflessione, datata gennaio 2009, con cui l’ex consigliere criticava duramente la scelta maturata nel 2005: «La rinegoziazione con i BOC è un’operazione finanziaria fatta da principianti perché per rinegoziare le posizioni aperte con la Cassa Depositi e Prestiti il Comune ha pagato una penale di 1.300.000.000 delle vecchie lire».

«L’operazione dei BOC – proseguiva Ventrella – come si evince dalle varie delibere è nata come operazione di riassetto. Riassetto significa inglobare tutti i mutui in un’unica operazione a condizioni migliorative. Bene, cari amici, l’ex Sindaco e l’ex Assessore al Bilancio, con questa operazione, invece di semplificare ed alleggerire i conti pubblici, li hanno peggiorati perché il Comune ora paga la rata dei BOC, la rata con la Cassa Depositi e Prestiti e la rata del Credito Sportivo».

 

“Un disastro annunciato”

Un monito Ventrella lo lanciava anche sul rischio di “smobilizzo crediti”: «I BOC funzionano con l’Interest Swap Rate. Significa che l’intermediario (la Banca OPI), ha messo insieme il Comune di Turi ed una società (Monte dei Titoli), per scambiarsi “flussi di interesse” a scadenza semestrale. Io avevo allertato il Consiglio Comunale, che tra i tanti rischi di questa operazione vi era quello dello “smobilizzo crediti”. Circa due mesi fa il Monte dei Titoli ha smobilizzato (ceduto) la propria posizione ad un’altra società, credo a condizioni più vantaggiosa per essa, ma svantaggiosa per il Nostro Comune. A questa ne succederà un’altra, un’altra ed ancora un’altra! Chi ci rimetterà saremo solamente noi e le future amministrazioni, perché per far fronte a questo sforzo finanziario si troveranno in netta difficoltà. Perché parte della minoranza vuole coprire le responsabilità della vecchia Amministrazione!».

Dubbi, infine, sull’opzione “collar”: «L’assicurazione, tanto decantata ed esaltata dall’ex Assessore, che coprirebbe le perdite qualora il tasso d’interesse superasse il 6 per cento, è inutile perché difficilmente gli interessi della rata in futuro supereranno il 6 per cento. Per questa assicurazione il Comune ha pagato fino ad oggi circa 30.000 euro inutilmente!».

«Alla fine – sottolinea Ventrella – le perdite accertate fino a maggio 2015 sono state stimate in circa 800mila euro, come certificato dalla Commissione di controllo presieduta da Fabio Topputi, che si aggiungono ai 700mila euro pagati dall’ente per l’estinzione anticipata dei mutui. Parliamo di un costo a carico dei cittadini turesi di un milione e mezzo di euro! La matematica finanziaria non è opinabile e mi rendo disponibile per un confronto serio e basato sui dati».

«Alla luce di questi vizi formali – chiosa – i revisori dei conti che hanno certificato i bilanci in questi anni non avevano controllato l’intero fascicolo? Da cittadino chiedo al Commissario Prefettizio di inviare tutti i documenti alla Corte dei Conti, in alternativa li manderò io!».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *