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‘Foresteria’: ecco quanto ci è costata

Campo migranti Turi 2018

Il bilancio delle spese per il campo di accoglienza dei lavoratori stagionali

Accanto alla “questione sicurezza”, l’argomento che ha tenuto banco per tutta la scorsa estate è stato quello della “foresteria” di via Conversano. A più riprese si è cercato di “indovinare” quanto avrebbe pesato sulle casse comunali il provvedimento adottato dal Commissario, in sinergia con la Prefettura di Bari e la Regione Puglia.

A fugare ogni dubbio arriva la deliberazione del 12 dicembre, che presenta il bilancio definitivo delle spese affrontate per l’allestimento e la gestione del campo destinato all’accoglienza dei lavoratori immigrati, impiegati con regolare contratto di lavoro nella raccolta delle nostre ciliegie.

Circa 164 mila euro (per la precisione 163.625,69 euro) questo il costo complessivo dell’intera operazione. Tuttavia, vanno considerati i due contributi straordinari concessi dalla Regione Puglia: poco meno di 59 mila euro per l’allestimento del campo e 60 mila euro per guardiania e smontaggio dei moduli abitativi. Facendo due conti, dunque, il Comune di Turi ha investito circa 45 mila euro.

Se il nodo dei costi si è sciolto, resta ancora aperto il dibattito su chi debba sostenere queste spese. Il buon senso, insieme ad un paio di normative, porterebbe a pensare che spetti ai produttori che utilizzano la manodopera stagionale farsi carico degli oneri di vitto e alloggio. E in tale direzione il Commissario Cantadori ha provato in varie circostanze a responsabilizzare le associazioni di categoria. La risposta è stata prossima all’assordante silenzio, quasi si potesse fare affidamento su una “legge non scritta”: a Turi il carico economico – e quello “sociale” – dei lavoratori stagionali stranieri va diviso in parti uguali tra tutti i cittadini.

È come se si volesse far passare il principio secondo cui il fenomeno dei braccianti immigrati, che affollano il nostro paese a partire dalla fine di maggio, sia una questione di “decoro urbano” e “pubblica sicurezza” a cui l’Ente debba far fronte. Si tralascia di annotare, però, che alla base di tutto c’è una negoziazione privata e che quei lavoratori, se non fossero “richiesti” dagli agricoltori, di certo non farebbero tappa a Turi.

 

Il dettaglio delle spese

Entriamo ora nel merito delle singole voci. La prima riguarda l’allestimento del campo: tutte le opere di infrastrutturazione dell’area di fronte al campo sportivo, realizzate dalla Società Costruzioni Generali Intini Srl, sono costate 56.856,76 euro (IVA inclusa).

Per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica dei moduli – data l’impossibilità, per tempistica e per costi, di procedere con un allaccio temporaneo di cantiere – si è provveduto a noleggiare un gruppo elettrogeno dalla ditta MGE Srl che ha fornito anche il carburante necessario. Il tutto per 19.853,93 euro.

Al fine di garantire l’igiene e la pulizia quotidiana dei sei moduli contenenti i servizi igienici è stata contattata la ditta Traetta Filippo Ecologia srl di Bitonto che ha offerto il preventivo economicamente più vantaggioso. Nello specifico, sono stati investiti 15.738 euro per 39 interventi di pulizia e disinfezione dei sei moduli e per 6 interventi di svuotamento della fossa imohff.

2.189,29 euro sono stati impiegati per il servizio di vigilanza armata, garantito dalla società di sicurezza privata “La Fonte” dal 15 al 24 maggio.

13.176 euro è il corrispettivo riconosciuto alla cooperativa Noi e Voi di Taranto per la gestione del campo dal 22 maggio al 30 giugno, somma a cui vanno aggiunti 20.431,71 per il servizio di guardiania non armata – al fine di evitare danneggiamenti e atti vandalici dei moduli – svolto dalla stessa cooperativa dal 1° luglio al 21 agosto.

Infine, il costo per lo smontaggio e il trasferimento dei moduli è stato di 35.380 euro.

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