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Politica

“Università dell’Agricoltura”

Graziano Gigantelli

Graziano Gigantelli: la Lega è pronta a sostenere le iniziative che promuovano tradizione e tipicità di Turi


Un’idea concreta per promuovere la cultura a Turi?

«Occorre evitare di cedere alla tentazione di pensare che la cultura si limiti alla presentazione di libri, alla proiezione di film piuttosto che a eventi teatrali. È un’idea ormai inflazionata e, tra l’altro, i Comuni viciniori hanno dimostrato di sapere fare bene e meglio di noi. Turi, in questo settore, potrebbe inserirsi come partner nei circuiti già affermati, come “Il Libro Possibile” di Polignano e il “Locus Festival” di Locorotondo.

La cultura va intesa come strumento per salvare ed esaltare le proprie tradizioni, quindi come “geocultura”. E, poiché Turi storicamente vanta una lunga tradizione agricola, sarebbe importante investire in questa direzione, creando una “Università dell’Agricoltura”. Un luogo dove la saggezza dei nostri contadini possa incontrare le migliori giovani menti della nostra comunità per tenere traccia del passato e, al tempo stesso, immaginare nuovi percorsi di promozione delle tipicità turesi. Da quelle enogastronomiche ai cosiddetti “patrimoni diffusi”, come la valorizzazione dei muretti a secco o la realizzazione di percorsi culturali e turistici che restituiscano dignità ai tanto bistrattati tratturi di campagna (le cosiddette ciclovie).

Infine, con il coinvolgimento dei ragazzi dell’Ites “Pertini”, si potrebbero organizzare workshop mirati a dare peso a tutti quei luoghi di Turi che, nonostante abbiamo pieni requisiti, non godono ancora della status di “bellezze culturali”».

 

La “politica dei contributi”

«Un’Amministrazione deve sempre sostenere le eccellenze del proprio territorio, comprese le attività che vengono proposte dalle associazioni culturali. È chiaro che non si potrà assecondare il vecchio andazzo dei “finanziamenti a pioggia” che, più che un riconoscimento all’impegno delle associazioni, era un triste espediente per consolidare il consenso elettorale e personale.

Andranno premiati gli sforzi di quelle associazioni che si dimostreranno capaci di lavorare insieme, di mettere a punto un ciclo di eventi che coinvolgano i cittadini e incidano realmente sul tessuto culturale del paese. Non mi sembrerebbe corretto cofinanziare iniziative estemporanee che servono solo a soddisfare le manie di protagonismo di qualcuno. Se la “cultura è di tutti”, come qualcuno continua a ripetere, anche gli eventi in cui partecipa la Pubblica Amministrazione devono essere pensati per “tutti” e non per una cerchia autoreferenziata, che finisce per “parlarsi addosso” in compagnia di “ospiti d’eccellenza”, rigorosamente in numero mai superiore alla decina».

 

Spazi pubblici a pagamento?

«Decisamente contrario. La Lega è convinta che gli spazi pubblici debbano essere fruiti gratuitamente ogni giorno dell’anno. Abbiamo già chiarito che il nostro obiettivo è creare le condizioni affinché le piazze e il centro storico di Turi ritornino a diventare luoghi di aggregazione, dove sia il cittadino che il visitatore possano apprezzare quello che sa offrire il nostro paese. Imporre una “gabella” per passeggiare nel centro storico, con la giustificazione di sostenere i costi di un evento, è un’offesa ai principi elementari del marketing: si scoraggia l’afflusso di turisti e si penalizzano gli esercizi commerciali che, in occasione di questi eventi, riescono ad avere una boccata d’ossigeno».

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