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Il Caporale e il Caporalato (II parte)

giullare

La seconda ed ultima parte di una storia realmente accaduta…

Dopo avervi raccontato la prima parte della storia di conoscenza ed amicizia tra i due protagonisti, Aldo Moretto Beniamino ed il giovane Toy Toy, eccovi la seconda parte, quella conclusiva.

Dopo tante vicissitudini tra i due e dopo la sua nomina, a Presidente del Consiglio Dei Ministri, Moretto si ricordò di questo giovane Toy Toy, il quale lo aveva aiutato parecchio a reperire e caricare sacchi di mandorle, come da sua esplicita richiesta, e prontamente lo mandò a chiamare. Giunto nella capitale, Toy Toy all’arrivo in stazione trovò ad attenderlo un autista che conduceva un auto Ministeriale, il quale aprendogli la portiera esclamò: “Prego signore, salga a bordo”. E lo condusse direttamente da Moretto.

Giunti a destinazione, dopo svariati elogi, Moretto disse al signore: “Da oggi sei il mio caporale, quando avrò bisogno di altre mandorle, tu mi aiuterai a reperirle”. Nel frattempo Moretto gli chiese: “Che lavoro svolgi?”. Ed il signore, con quella espressione un po’ così rispose: “Sono un semplice inserviente presso un Istituto Scolastico Elementare”. Tutto ad un tratto Moretto gli rispose: “Da domani sei assistente”. E così fu.

Dopo qualche annetto, Moretto aveva necessità di reperire altri sacchi di mandorle, il nostro Toy prontamente gliene aveva preparati tanti, più di quanti Moretto credesse e si aspettasse e come promozione, dopo avergli chiesto: “Caro Toy, che titolo d’istruzione hai?” E lui: “Neanche le Elementari”, Moretto, qualche settimana dopo, fece recapitare direttamente a Toy un diploma e grazie a questi interscambi si andava avanti, qualche volta andava Toy, qualche altra suo figlio, e tutti all’arrivo nella capitale, trovavano ad attenderli un auto Ministeriale. Andavano e tornavano… I rapporti tra i due si stringevano sempre più.

Dopo un bel raccolto di mandorle, questo caporale fu ancora una volta premiato per il suo celere prodigarsi per Aldo Moretto Beniamino . E così, con il diploma che aveva avuto, fece il salto di qualità divenendo Vice Direttore di un importante ufficio che si occupa di smistamenti cartacei. Dapprima a Bari e successivamente a Turi, dove si prodigava molto per tutti coloro i quali gli avevano regalato le mandorle che questi faceva pervenire ad Aldo Moretto Beniamino, in special modo per le persone anziane, che non potendosi recare allo sportello per ritirare la pensione, ad esempio, gliela portava lui direttamente a domicilio. Il nostro Toy Toy, in tal modo diventava sempre più grande e potente, più racimolava mandorle e più grande diveniva, tanto grande da diventare il braccio desto di Aldo Moretto Beniamino. Da caporale a caporalato. In tal modo impiegò suo figlio presso il suo stesso ufficio, sua figlia in una grande azienda, il genero, il nipote… Si “sistemò’’ ben bene la sua famiglia e con la rimanenza della pensione provvedeva alle necessità della casa.

Ad oggi tutti gli scrittori hanno scritto l’eccellenza di Aldo Moretto Beniamino, questi intelligentoni non conoscono però l’altra faccia della medaglia, quella che vi stiamo scrivendo e raccontando noi del Movimento Civico. La verità farà purtroppo male a qualcuno, a differenza nostra che non ci tange minimamente, in quanto trattasi appunto di verità… Morale della favola: uno che lavora, si fa il mazzo e fornisce lavoro viene catturato alle 24 e viene condotto direttamente in galera. Il caporale politico invece va direttamente nei piani “Alti” dei Palazzoni della Politica.

A questo punto domandiamo: Cari signori, secondo voi in tutta questa vicenda, chi è da considerarsi il più furbo ed intelligente? Noi una risposta ce l’avremmo. Secondo noi, il più lungimirante è stato il nostro amato Toy Toy! Un modo scherzoso, ma veritiero di raccontare l’opprimente piaga del caporalato… politico!

Movimento Civico Azione Popolare “Angelo Genghi”
mc.azionepopolare.angelogenghi@gmail.com

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