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L’unico obiettivo è l’interesse di Turi

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“Maggioranza e opposizione dovrebbero essere due rotaie di un unico binario”

«Uscire dalle logiche di partito per puntare ad un governo che sappia porre le basi per il rilancio di Turi». Questa la sintesi dell’intervista che ci ha rilasciato l’ex consigliere Fabio Topputi, che tiene a porre l’accento sull’importanza di fare quadrato intorno al comune obiettivo: difendere l’interesse della comunità turese.

«Maggioranza e opposizione dovrebbero essere due rotaie di unico binario», con questa metafora l’ex consigliere rivela l’idea al fondo della sua prospettiva politica: una volta che le urne avranno decretato il “vincitore”, l’intera classe politica dovrà impegnarsi a fare sintesi, promuovendo una leale collaborazione tra i due emicicli del Consiglio Comunale, senza veti aprioristici.

Quanto al “collocamento” di Topputi nell’agone elettorale, pare potersi archiviare sul nascere l’iscrizione al locale circolo del Partito Democratico, nonostante l’amicizia con l’onorevole Marco Lacarra. Non si esclude, al contrario, un possibile sodalizio con Onofrio Resta, «una persona tra quelle che vogliono il bene di Turi».

 

Da venerdì scorso il centrodestra ha avviato i tavoli politici per definire programmi e candidati. Ha avuto modo di confrontarsi con qualcuno in particolare?

«Sì, ho avuto modo di interfacciarmi con Sandro Laera e Graziano Gigantelli. Ascoltando i pensieri di entrambi sono emerse notizie interessanti e che mi hanno trovato in forte accordo. Entrambi sono convenuti sul fatto di voler abbandonare l’ottica strettamente legata al partito politico poiché l’unico e solo obiettivo deve essere l’interesse della comunità turese».

 

Si vocifera di una sua possibile alleanza con Onofrio Resta in vista di una lista civica “centrista”.

«Onofrio Resta è una persona tra quelle che vogliono il bene di Turi e io non posso che sposare la linea di chi vuole bene a Turi».

 

La sua vicinanza a Marco Lacarra (PD) è nota. Ha mai pensato di iscriversi al circolo del PD di Turi?

«La mia vicinanza e amicizia con Marco Lacarra è cosa diversa dal mio rapporto con il Pd locale».

 

Che ne pensa della nascita della Lega?

«Visto i dati alla data odierna, dove la Lega si attesta con un consenso pari al 30% a livello nazionale, sarebbe stato il colmo se a Turi non fosse stata fondata la segreteria cittadina della Lega. Sono altresì felice per la nomina a segretario di Graziano Gigantelli in quanto persona a cui voglio molto bene. Gli auguro davvero un buon lavoro».

 

C’è qualcosa che ha imparato dall’esperienza tra i banchi dell’Amministrazione Coppi?

«Dalla recente mia esperienza in opposizione all’Amministrazione Coppi ho imparato innanzitutto ad avere molta pazienza. Tante volte vedi disapprovare proposte solo perché si è dall’ altra parte del tavolo! Ed è qui che la politica deve cambiare: maggioranza e opposizione dovrebbero essere due rotaie di unico binario! Ho fatto comunque esperienza politica e amministrativa e questo rappresenta un fatto molto positivo».

 

Tra Lidl e Auchan, i piccoli esercizi commerciali rischiano di essere schiacciati dalla grande distribuzione. Come si possono tutelare gli imprenditori locali?

Purtroppo in questo momento storico di contingenza economica che stiamo attraversando la gente preferisce talvolta il risparmio alla qualità. I piccoli esercenti (e io sono uno di questi) cercano di difendersi offrendo appunto la qualità al giusto prezzo e anche quella familiarità che fa sentire il cliente una persona di casa e non semplicemente un numero.

Per questo bisogna sensibilizzare i cittadini facenti parte la comunità affinché vedano nei piccoli esercenti un patrimonio storico e di tradizione da valorizzare e appunto tutelare. La macelleria, la latteria , la salumeria… rappresentano l’identità della nostra città. É importante viverla e amarla di più! Da qui dobbiamo ripartire! Io ci credo. La politica attraverso delle iniziative mirate può essere di ausilio e supporto affinché questo si verifichi».

FD

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