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Attualità

L’area sgambatura diventa realtà

Boschetto Zaccheo

Il Commissario approva una delibera per destinare una porzione del Boschetto Zaccheo agli amici a quattro zampe


Dopo le tante sollecitazioni di Albino Malena e del gruppo MoBeDì, una porzione del Boschetto Zaccheo sarà destinata ad area sgambatura cani.

A stabilirlo è la deliberazione del Commissario Cantadori, adottata lo scorso 7 settembre, in cui si legge che oltre al giardino di via Conversano, indicato dalla Giunta Coppi nel settembre 2017 , l’Amministrazione ha intenzione di offrire alla cittadinanza ulteriori spazi su cui portare a passeggio i propri cani. Ragion per cui è stata individuata nell’area a verde denominata Boschetto Zaccheo la possibilità di dedicare una porzione della stessa a “sgambatura cani”.

Spetterà ora al responsabile del Responsabile del Settore Lavori Pubblici predisporre, entro 30 giorni dall’approvazione delle delibera, un regolamento comunale per la gestione e la fruizione delle aree di sgambatura cani, che avverrà senza alcun onere finanziario a carico degli utenti. Inoltre dovrà provvedere all’esatta delimitazione della porzione del Boschetto che sarà riservata agli amici a quattro zampe, disponendo l’installazione di un’apposita recinzione con cancello di ingresso e di idonei cestini per la raccolta delle deiezioni canine

Infine, volendo contenere la spesa pubblica per la realizzazione dell’area, sarà indetto un avviso pubblico per la ricerca di sponsor privati.

 

I precedenti

Come vi abbiamo raccontato sulle nostre pagine, l’idea dell’area sgambatura era stata avanzata da Albino Malena già all’ex Giunta Coppi, senza tuttavia trovare terreno fertile. Insediatosi il Commissario, Malena ha provato a riproporre il progetto, supportato dal gruppo MoBedì. “Un’idea inclusiva ed aperta a qualsiasi contributo” – come ha più volte ribadito il titolare di Cucciolandia – che non avrebbe impedito in alcun modo l’uso dell’area da parte dei cittadini. Anzi, riqualificando il parco senza nessun costo pubblico, lo avrebbe sottratto al degrado.

Dopo una raccolta firme a sostegno di questa proposta, lo scorso 12 luglio avveniva l’incontro con il dott. Cantadori in cui emergeva che il progetto non poteva essere concretizzato poiché nella formulazione originaria veniva indicata la gestione dell’area in amministrazione condivisa, una dinamica che, proprio in virtù dell’attuale commissariamento dell’Ente, non poteva essere giuridicamente perfezionata.

Ad ogni modo, il Commissario si impegnava a trovare soluzioni alternative. Un impegno che, a distanza di due mesi, è stato onorato.

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