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Cultura

Una danza per raccontare la storia turese

Sant'Oronzo 2018 - Corteo Storico (37)

Popolo e Nobiltà in ballo per un Corteo Storico nell’anno Giubilare Oronziano

1752: Il feudo di Turi, dal 1550 nelle mani dei Moles, viene venduto il 17 aprile ai Venusio di Matera. Un passaggio di chiavi che è rimasto impresso nella mente storica del paese e che nel tardo pomeriggio di domenica 26 agosto rivive denso di emozioni in uno dei momenti più sentiti del corteo storico “Nobiltà e Popolo di Turi”.

Nell’anno Giubilare Oronziano 2018, come da tradizione ormai da qualche anno, non smette di raccontare la storia e la tradizione turese, il corteo storico organizzato dall’Associazione “Il filo d’Arianna”, in collaborazione con “Il Labirinto”. Non un classico corteo, con figuranti in abiti d’epoca a calpestare quella terra che da sola racconta di storie e di emozioni, di turbamenti e sospiri, ma un vero spettacolo in strada, lungo quei percorsi che disegnano il cuore turese.

È in piazza Colapietro che i Nobili capeggiati dal Marchese Venusio e il suo fedele Musacco, sono accolti dal Popolo, guidati dal sindaco De Bellis e l’arciprete Don Spinelli. È un clima di festa quello che dà il benvenuto alla Nobiltà, con un popolo danzante che invita e accoglie i nuovi arrivati coinvolgendoli in un ballo gioioso. È il ballo, il liet motiv e la novità del Corteo storico 2018, diretto da Angela Carbonara, Glenda Carenza e Ilaria Arrè. Una danza che si ripete per tre volte durante il percorso e che coinvolge ogni singolo figurante che da piazza Colapietro giunge in via XX settembre. Qui il passaggio delle chiavi del feudo turese, un momento storico per la nostra terra e che resta indelebile nelle pagine del passato cittadino.

Danzando tra la folla, il corteo si è fatto strada fino alla piazza antistante San Giovanni Battista, allietando i numerosi curiosi giunti in serata per assistere al lancio del Pallone. “Abbiamo pensato di allietare con uno spettacolo di danza l’attesa del lancio del pallone” – hanno commentato dalla regia. Un intermezzo molto gradito dai presenti che tra uno sguardo agli addetti al lancio ed un applauso ai figuranti, ha sciolto i momenti che anticipano una delle grandi attrazioni della Grande Festa.

A guidare i figuranti, che quest’anno hanno raggiunto i circa 60 turesi divisi tra Popolo e Nobiltà – “il doppio degli scorsi anni” – la coreografia realizzata dalla ballerina dell’ASD Butterfly Palestra, Monica Passaquindici.

È ancora la storia a far da padrona nel secondo momento tanto atteso della grande serata turese. Dalla “Croce” di via Rutigliano, il corteo anticipa il Carro trionfale, accompagnandolo fino in piazza Silvio Orlandi. Due momenti storici che si abbracciano, due simboli di Turi che si incontrano per sciogliersi nel grande applauso della folla che investe la cittadina nel grande saluto al Santo Patrono Oronzo.

1752-1851 (anno in cui fu costruito il primo Carro Trionfale) – 2018: tre date che resteranno incise nella storia locale e che hanno trovato rappresentazione, per chi vi ha assistito e per chi potrà vederle sulle nostre pagine, grazie al Corteo Storico “Nobiltà e Popolo di Turi”.

C. Debiase

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