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Il Cardinale Angelo Amato rivela i tre messaggi di Sant’Oronzo

Sant'Oronzo 2018 - Processione Votiva (35)

Dopo la Processione Votiva, Sua Eminenza ha dedicato un’appassionata omelia al Vescovo e Martire di Lecce


Il calendario degli eventi religiosi è ripreso nel pomeriggio di sabato 25 agosto con la solenne celebrazione eucaristica in chiesa Madre, presieduta da Mons. Josip Lenki?, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Zara, cui è seguita la calorosa accoglienza riservata al Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Sant'Oronzo 2018 - Processione Votiva (28)

Le autorità civili e militari, il Comitato Festa e centinaia di fedeli si sono riversate in piazza Orlandi per abbracciare spiritualmente il Cardinale, il cui arrivo è stato preceduto da un breve discorso di don Giovanni Amodio: «Stamattina quando ho accolto Sua Eminenza in forma privata nella nostra Chiesa Madre, davanti alla reliquia di Sant’Oronzo mi ha detto: “Vengo volentieri nella città di Turi per sancire in maniera definitiva la verità dell’esistenza storica del vostro Patrono Sant’Oronzo”. Una cosa meravigliosa che mi ha commosso tantissimo».

Il Cardinale Amato – accompagnato dal Vescovo Favale, dall’Arcivescovo di Zara Mons. Pulji? e dal suo Vicario Mons. Josip Lenki?, da don Giovanni e dal Commissario Andrea Cantadori – è salito sulla cassarmonica per salutare la comunità turese avvolto da un applauso scrosciante.

 

“Accogliamo con immensa gratitudine un figlio della nostra terra”

Il primo a prendere la parola è stato il nostro Vescovo Giuseppe Favale che ha dato il suo benvenuto a Sua Eminenza Amato nella città di Turi e nella chiesa di Conversano – Monopoli: «Nella sua persona accogliamo il Santo Padre Francesco al quale vogliamo far giungere da questa piazza il nostro affettuoso ricordo e la nostra preghiera». «Vogliamo bene al Papa perché è il successore dell’apostolo Pietro, perché è il segno visibile dell’unità nella Chiesa e, come diceva Santa Caterina da Siena, in lui vediamo il dolce Cristo in terra».

Sant'Oronzo 2018 - Processione Votiva (31)

Rinnovando la «gratitudine immensa per aver accolto il nostro invito», Mons. Favale ha ripercorso la biografia del Cardinale Amato, «un nostro conterraneo, figlio della terra di Bari e precisamente di Molfetta». Sull’onda degli insegnamenti della comunità salesiana, il Cardinale ha speso la sua vita sacerdotale nel servizio ai giovani attraverso l’insegnamento; un servizio che è iniziato proprio nella nostra diocesi, nell’Istituto Salesiano della città di Cisternino, ed è proseguito nell’Università Salesiana di Roma. Grande teologo e cristologo, è stato chiamato dal Santo Padre San Giovanni Paolo II ad occupare il ruolo di consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, al fianco dell’allora cardinale Ratzinger che aveva funzione di segretario. Successivamente Benedetto XVI lo ha chiamato alla guida della Congregazione delle Cause dei Santi, ministero in cui è stato confermato anche da Papa Francesco fino al prossimo 31 agosto, quando lascerà l’incarico per affidarlo ad altre mani.

Sant'Oronzo 2018 - Processione Votiva (77)

A conclusione del suo intervento, il Vescovo Favale ha voluto ancora una volta ringraziare l’Arcivescovo di Zara e il suo Vicario per aver «permesso il miracolo della venuta delle reliquie di Sant’Oronzo».

«Grazie per averci dato il piacere, l’opportunità e soprattutto l’onore di portare alle illustri autorità religiose il saluto e l’abbraccio di Turi» – ha aggiunto il Commissario Andrea Cantadori, mettendo in risalto l’impazienza dell’intera comunità per questa visita così densa di significato.

Il Cardinale Angelo Amato, ringraziati tutti per le parole dedicate, si è riservato di celebrare degnamente Sant’Oronzo una volta arrivati in Grotta. Tuttavia, prima che la processione votiva iniziasse il suo cammino di preghiera al fianco del busto del Santo, Sua Eminenza è stato catturato dal panorama mozzafiato della piazza, gremita e illuminata a festa, definendola un “paradiso in terra” ed annotando che «la Puglia fa splendere la fede anche nelle luci multicolori, nei cortei e nelle strade. Una cosa bella che i Santi fanno è raccogliere il popolo in fraternità; un Santo viene amato, pregato e seguito da tutti, buoni e cattivi, anzi più dai cattivi…».

 

Coraggio, Coerenza e Gioia. Questo il lascito di Sant’Oronzo

Una volta giunti davanti alla Grotta di Sant’Oronzo, il Cardinale Amato ha mantenuto la sua promessa. Dopo aver sfogliato «alcune pagine della ricca biografia del nostro Santo, che trovò qui a Turi accoglienza fraterna e conforto nella persecuzione», ha rivolto alla comunità un’appassionata omelia, che è iniziata con una domanda: «Cosa dice Sant’Oronzo oggi a tutti noi in questi giorni di festa».

Sant'Oronzo 2018 - Processione Votiva (87)

«Credo che il nostro Patrono ci lascia tre messaggi: coraggio, coerenza e gioia. Sant’Oronzo fu una persona coraggiosa prima nel convertirsi al cristianesimo nonostante le persecuzioni e le difficoltà dell’esilio e poi mantenendo fede alla sua professione cristiana. Questo significa che ancora oggi il cristiano deve essere coraggioso, deve spesso andare controcorrente e abbattere i falsi idoli della pigrizia spirituale. Essere e vivere da cristiani non è una moda superata ma è la vera terapia per dare guarigione, significato e valore alla nostra esistenza».

«Il coraggio implica la coerenza delle proprie scelte di vita». Ecco il secondo lascito di Sant’Oronzo. E il modo per essere coerenti arriva proprio dalla Parola di Dio «che ci ricorda che il Signore ha affidato ad ogni persona, non solo ai cristiani, le tavole della vita, i famosi Comandamenti che si devono chiamare le dieci parole di vita e di amore pronunciate da Dio all’umanità per abbracciare la santità. Molte volte – come dice Papa Francesco – abbiamo la tentazione di pensare che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di pregare sempre; non è così, tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo e offrendo ciascuno la propria testimonianza con coerenza nelle occupazioni di ogni giorno».

Il terzo messaggio è la gioia. «Il cristianesimo è gioia: non è Quaresima, è Pasqua. Il Vangelo è una “buona notizia”. Anche i Santi più ascetici, come San Francesco d’Assisi, consideravano perfetta letizia ogni avvenimento della vita. Ricordo quello che diceva un Santo giovanissimo, San Domenico Savio, che rivelava il segreto della serenità e della gioia cristiana: noi ragazzi facciamo consistere la santità nello stare sempre allegri».

Sant'Oronzo 2018 - Processione Votiva (56)

«La festa di Sant’Oronzo – ha riassunto Sua Eminenza – è dunque un invito al coraggio, alla coerenza e un inno alla gioia santa fatta di piccoli gesti quotidiani».

Recitata la preghiera dell’anno giubilare ed impartita la benedizione, Sua Eminenza ha voluto raccontare un breve aneddoto, che ha riscosso l’applauso di tutti i presenti, il cui senso ultimo era un esplicito invito alle autorità competenti affinché il viale del cimitero venga illuminato. La visita nella Grotta di Sant’Oronzo ha archiviato una vigilia della “Festa Grande” che ha riempito il cuore dei fedeli di speranza.

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