Intossicazione di gruppo
15 lavoratori si sentono male durante l’acinellatura
Venerdì 6 luglio, nelle campagne turesi si è verificata un’intossicazione di gruppo che ha interessato almeno quindici lavoratori, intenti nelle operazioni di acinellatura.
Pare che un agricoltore, ignorando la presenza dei braccianti a lavoro, avrebbe iniziato il trattamento dei vigneti utilizzando prodotti fitosanitari che, se non impiegati con le giuste protezione per le vie respiratore, si rivelano estremamente nocivi per la salute.
Ed infatti, come ci racconta uno dei lavoratori coinvolti nella spiacevole disavventura, dopo alcuni minuti dall’irrorazione del “veleno”, lui e i suoi compagni hanno iniziato ad avvertire difficoltà nella respirazione, sintomo seguito da nausea e vomito. Interrotta la giornata lavorativa, ognuno dei lavoratori si è recato presso il proprio medico di base per le cure del caso.
Un episodio che, ci preme sottolinearlo, testimonia solo l’imprudenza di un agricoltore e non è affatto rappresentativo del comportamento dei viticoltori turesi. Come ci ha spiegato Tonio Palmisano nell’intervista che vi proponiamo nelle prime pagine del nostro settimanale, la maggior parte dei coltivatori diretti turesi ha imparato ad utilizzare responsabilmente i prodotti fitosanitari. Al di là delle leggende metropolitane che circondano da sempre l’uva, sono appena quattro i principi attivi impiegati nei trattamenti, e tutti lasciano “tracce” sul frutto che arriva sulle nostre tavole ben al di sotto delle soglie di tolleranza previste dalla legge regionale.