Continua la politica “green” del Commissario
Il Comune parteciperà al bando regionale per la rimozione
dei rifiuti illecitamente abbandonati
Nonostante gli immancabili detrattori, fin dalle prime battute, era apparso chiaro che la politica del Commissario Cantadori, supportato dai Sub Commissari Giangrande e Fantetti, era improntata alla tutela dell’ambiente: dalla lotta contro l’abbandono dei rifiuti al perfezionamento dei meccanismi di raccolta differenziata, tutto con l’obiettivo chiaro di migliorare lo standard del decoro urbano di Turi.
Ed il provvedimento adottato con deliberazione del 29 giugno conferma questa visione: il nostro Comune parteciperà al bando regionale che mette a disposizione 3 milioni di euro per rimuovere i rifiuti e i cumuli di cemento amianto illecitamente abbandonati su suoli di proprietà pubblica.
Come richiesto dal bando, l’ing. Giuseppe Di Bonaventura ha stilato la relazione tecnica, con il relativo quadro economico, in cui è riportato l’elenco dei relitti stradali oggetto di depositi abusivi, precisandone le coordinate geografiche, la tipologia e la quantità presuntiva dei rifiuti presenti; il tutto corredato dai report fotografici realizzati dalle Forze dell’Ordine.
In merito all’aspetto economico, il nostro Ente, avendo un popolazione residente inferiore a 20mila abitanti, potrà usufruire di un contributo massimo di 50 mila euro. Tuttavia, dal momento che è stata ampiamente superata la percentuale del 70% di raccolta differenziata, non saremo tenuti a cofinanziare l’intervento.
Infine, nella deliberazione viene sottolineato che in caso di aggiudicazione del finanziamento regionale, l’amministrazione si doterà di appositi sistemi di deterrenza: oltre alle videocamere, è prevista l’istallazione di recinzioni e cartellonistica stradale di divieto di scarico. Verranno intensificati anche i controlli da parte delle Forze dell’Ordine nei siti del territorio urbano ed extraurbano dove il fenomeno dell’abbandono incontrollato è maggiore e più frequente.
I siti censiti
Scorrendo la relazione dell’ing. Di Bonaventura, apprendiamo che le aree interessate dallo sversamento di rifiuti sono sei.
Si inizia con le banchine laterali della bretella che collega la Strada Provinciale 215 con la Strada Statale 172. Nell’area sono presenti rifiuti di vario tipo: speciali e pericolosi quali onduline, materiale plastico di vario genere quali cassette, cartoni, ingombranti, componenti di autoveicoli, materiale edile di risulta e gli immancabili sanitari.
Situazione simile si riscontra ai lati della strada comunale Camponobile, direzione la Ninna, e lungo il tratto di Strada Mola: oltre a depositi di amianto, è stata rilevata la presenza di canne fumarie in eternit, tubi e contenitori di plastica e, per non farci mancare nulla, anche un frigorifero.
Ancora depositi di onduline in amianto lungo Strada Vecchia Casamassima, a circa 1 km dalla intersezione di via Domenico Elefante.
Il quinto sito individuato è il margine sinistro della Strada Provinciale 191, che collega Turi a Noci, dopo l’incrocio con la Provinciale 215 in uscita dall’abitato. Anche se il fenomeno in quest’area appare più contenuto, si è in presenza di rifiuti pericolosi tra cui manufatti in cemento amianto, guaine bituminose, imballaggi e contenitori per fitofarmaci.
Infine, tipologie di rifiuti e modalità di abbandono si ripropongono identiche anche in via Gioia, dove l’ampiezza dei cigli stradali sembra aver incoraggiato il fenomeno delle piccole discariche a cielo aperto.