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Cultura

Parola d’ordine “inclusione”

Festa migranti 2018 (3)

Una cena per far incontrare sapori e culture diverse.
Lunedì la visita inaspettata del Vescovo


Come anticipato nello scorso numero, il Comitato antirazzista Welcome Refugees Turi, insieme alla collaborazione di varie associazioni turesi e degli Scout, ha organizzato lo scorso venerdì una cena presso il campo di accoglienza, dove sono ospitati i lavoratori stagionali. L’obiettivo della serata è stato quello di promuovere un momento conviviale per porre le basi dell’incontro e l’inclusione tra due culture differenti, approfittando della lingua universale del cibo.

Festa migranti 2018 (4)

Nella serata di lunedì 11 giugno, invece, il campo è stato sorpreso dall’inattesa visita del Vescovo, Mons. Giuseppe Favale.

Un’ottima sintesi dello spirito delle due occasioni di incontro arriva dal post e dai preziosi scatti di Irene Di Noia, che vale la pena riportare.

«Qui di seguito alcune foto di due eventi che hanno scosso gli animi di molti turesi (per fortuna non tutti), a tal punto da utilizzare frasi contenenti falsità e cattiverie. Mi riferisco alla cena di venerdì sera e all’incontro con il vescovo, tenutosi ieri, entrambi al campo sportivo in quella che viene chiamata “la foresteria”.

Festa migranti 2018 (1)

Io c’ero e sinceramente in questi scatti vedo “solo” sorrisi, gioia, gente di tutte le età (chi studia, chi onestamente lavora, chi fa entrambe le cose) che insieme condivide del tempo, si scambia esperienze di vita, canta, mangia, si diverte e prega insieme (sì, prega insieme! E nel rispetto reciproco!).

Io dico grazie a tutti quelli che erano presenti, e anche a chi non è potuto esserci, grazie perché ai disvalori come razzismo, intolleranza, odio e paura del diverso, che ormai dilagano nella mente e nel cuore di molti italiani, c’è gente che li sostituisce con valori come il rispetto, l’ascolto, l’integrazione, l’amore e la coesistenza delle diversità.

Festa migranti 2018 (2)

Ieri pensavo a tutte le altre occasioni in cui il vescovo é venuto a Turi, alla folla di gente accorsa per questi eventi, per pregare con lui, ascoltarlo, e farsi una foto insieme, gente a cui piace ostentare a parole i valori cristiani, criticando atei o altre religioni, ma che mai ho visto in queste occasioni dove “La Parola del Signore” si fa concreta. Avreste dovuto ascoltare ieri le belle parole del vescovo, invece di restare chiusi nei vostri confini mentali…

Per questo a voi lascio l’effimera gioia di sfilare in abito elegante alla processione di Sant’Oronzo, io vado con loro per vivermi la vera gioia che é nell’incontro con l’altro.

Siamo pezzi diversi di un unico puzzle».

Foto Irene Di Noia

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