Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

CIAO LORENZO

Lorenzo Dell'Aera

La fotografia, la sua grande passione…

Deceduto l’83enne fotografo turese, Lorenzo Dell’Aera. Se n’è andato in punta di piedi come era vissuto. La sua è stata una vita fatta di clic. Piena di clic. È stato forse il più bravo fotografo di Turi, che, della fotografia, ha fatto la sua passione. Lui e la macchina fotografica in mano, sembravano due amici del cuore.

Noi abbiamo conosciuto Lorenzo il fotografo in occasione del matrimonio di un nostro parente. Quindi tutti alla “sala Giuseppina” nella quale, dopo la cerimonia, seguiva il cosiddetto “rinfresco” con cibo, insieme a balli, canti, fischi e lazzi. Qualche ubriacatura non mancava mai… Ma lui, Lorenzo (in dialetto turese: Lorènz) faceva il suo dovere.

Ricordiamo volentieri i suoi “avanti e dietro” a precedere le processioni, “armato” della sola macchina fotografica, modello antico, spesso pure incerottata. Guardandolo all’opera, si capiva subito che fosse una persona rispettosa e conscia dei ruoli di volta in volta assegnatigli. Chi non ricorda il suo correre davanti alle processioni, per posizionarsi nei punti nevralgici pochi metri prima del passaggio del Santo, per prendere il posto e mettere a fuoco in modo ottimale?

Quello che davvero colpiva di Lorenzo era la passione per quello che per lui era diventato il lavoro. A volte, anche se non era stato invitato a preparare il servizio fotografico, si presentava sul luogo dell’evento e andava via quando finivano i rullini. Li sviluppava e metteva le foto in bacheca. Stabiliva quindi il prezzo ma si lamentava che pochi le compravano. Nel suo studio pare campeggi ancora una foto 50×50 incorniciata del grandissimo allenatore di Roma, Bologna, Foggia, eccetera, Oronzo Pugliese.

Alcuni vicini di casa di Lorenzo Dell’Aera, che ho incontrato lunedì, dopo il funerale, nella chiesa di San Giovanni, mi hanno raccontato con entusiasmo la storia della foto famosa di mister Oronzo Pugliese. Mi è venuta in mente man mano che andavano avanti con la loro narrazione. Comunque lo racconti questo aneddoto rimane molto divertente. Anche a distanza di mezzo secolo. L’aneddoto è basato su una gigantografia di Oronzo Pugliese fatta incorniciare dall’ amico ‘Lorenz ù fotògrafe’. Quest’ultimo gliela fece vedere e gli disse il prezzo del suo “capolavoro”. Per poche lire i due non si misero d’accordo e chissà se la foto, diventata un quadro, è rimasto ancora nello studio-laboratorio nel quale lavorava Lorenzo Dell’Aera.

Salutiamo il grande Lorenzo. Che riposi in pace. Chissà se, quando in Paradiso ti hanno visto gli amici arrivati prima, ti hanno festeggiato chiamandoti con il tuo famosissimo soprannome: “la mòsche”.

ANTONIO GASPARRO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *