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Turi aderisce al Patto per la Sicurezza urbana

comune di Turi

Come anticipato sulle nostre colonne, il Commissario Andrea Cantadori si era impegnato a incrementare la sicurezza cittadina e a promuovere il decoro urbano del nostro paese, attuando le procedure necessarie ad aderire al Decreto Legge del 20 febbraio 2017, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”.

Convertito, con modificazioni, dalla Legge n.48 del 18 aprile 2017, il Decreto individua tra gli obiettivi da perseguire “la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza”. I fondi messi a disposizione per il triennio 2017/2019 ammontano a 37 milioni di euro, di cui 15 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2018 e 2019.

Come stabilito dal Decreto del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2018, per poter presentare richiesta di ammissione ai finanziamenti è necessario sottoscrivere appositi “patti” con la Prefettura. Ecco perché, in data 25 maggio, il Comune di Turi ha aderito al “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” con cui i due Enti stabiliscono di adottare “strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità”.

Inoltre viene istituita presso l’Ufficio Territoriale del Governo della Prefettura di Bari una cabina di regia, composta dai rappresentanti delle Forze di polizia e della Polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione del Patto, con cadenza semestrale.

 

LE AREE SENSIBILI

Dopo il confronto con i Comandanti della Stazione dei Carabinieri e della Polizia Locale, si è provveduto ad individuare le aree maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità. Oltre al Cimitero Comunale e alla Villa comunale, sono state indicate l’area dell’Istituto Comprensivo “Resta – De Donato Giannini”, la villa antistante il carcere, unitamente a quella di Piazza Sandro Pertini e Piazza Venusio, nonché i giardini pubblici tra via G. Cisternino e via Vittorio Veneto. Il sistema di videosorveglianza dovrebbe abbracciare anche Largo San Giovanni, via XX Settembre, l’area dell’ex cinema “Zaccheo”, piazza Silvio Orlandi, la zona della stazione FSE e quella del Centro Culturale Polivalente.

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