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Cultura

Didiario premia Turi

Turi città che legge

Non solo ciliegia, non solo Sant’Oronzo. Turi è per il secondo anno consecutivo “Città che legge” 2017/2018. A confermarlo il Cepell – Centro per il libro e la lettura – che nella giornata di lunedì 28 maggio ha stilato la classifica dei comuni più “lettori”. E Turi, ancora una volta, può vantare questa nuova e orgogliosa riconoscenza. Il merito di questa nomination va sicuramente alla rassegna di lettura “Didiario”, che da diversi anni sta contagiando turesi e lettori di tutte le età dei paesi limitrofi in una maratona alla scoperta della buona lettura.

Orgogliosa di vedere il suo paese tra i vincitori di questo prestigioso premio, Alina Laruccia, madre della rassegna.

Non solo le sue bellezze e bontà, ma soprattutto la sua profondità e la sua attenzione alla cura dell’anima, hanno reso Turi degna di un altro grande risultato, questa volta nel settore della cultura e della lettura in particolare, come lo stesso circuito ha confermato in questa classifica che la vede protagonista. “Città che legge” promuove e valorizza quelle Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. L’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, vuole riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Degli oltre 500 Comuni che hanno partecipato all’Avviso per la qualifica di “Città che legge”, Turi ha dimostrato di possedere i requisiti richiesti. L’elenco completo delle città che leggono è consultabile da oggi sul sito www.cepell.it.

Una “Città che legge” garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura, ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il Libro e la Lettura – primo fra tutti, Didiario, che ha avuto, proprio a Turi, i suoi natali.

“L’Associazione Didiario – commenta Alina Laruccia, presidente della stessa – è lieta per questo riconoscimento e si impegnerà ancora di più per la promozione della lettura. Didiario non ha mezzi speciali, non si veste di lustrini, lavora per i ragazzi e le famiglie per promuovere la lettura”.

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