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Politica

Mimmo Leogrande candidato sindaco?

Mimmo Leogrande

“Mi fa molto piacere, ma si dovrebbe puntare su una persona giovane, sostenuta da una squadra forte”


“Basta con i Leo Spada che non hanno portato alcun contributo a Turi”. Così Mimmo Leogrande, replica alle dichiarazioni di Spada. E quando lo indichiamo come probabile candidato sindaco, risponde: “Mi fa molto piacere, ma si dovrebbe puntare su una persona giovane sostenuto da una squadra forte”.

 

Quali sono stati gli errori commessi da Coppi sindaco?

“Forse l’errore più rilevante è stata la formazione della lista. Troppo eterogenea e con all’interno non tutti con la maturità politica giusta per superare questa eterogeneità. Succede sempre quando si forma una coalizione mettendo dentro tutti purché si vinca. Mi hanno meravigliato anche le sue esitazioni nel condurre l’azione amministrativa. Ho avuto l’impressione che sia stato dominato dalla insicurezza nell’affrontare sia problemi amministrativi (vedi per esempio la questione del ponte di via Conversano) sia nel mantenere gli equilibri all’interno della maggioranza. Ho visto un sindaco Coppi diverso dalla precedente esperienza. Anche se per la verità bisogna sottolineare che, pur avendo avuto in questa compagine qualche elemento valido, nella precedente era sostenuto da una corazzata”.

 

Di cosa ha bisogno ora Turi? Quali riforme per il paese?

“Turi ha bisogno di molte cose da quelle più immediate come la sistemazione di alcune infrastrutture che sono completamente abbandonate. Penso al campo sportivo e alle altre strutture sportive. I ragazzi di Turi non possono giocare a calcio, ma come è possibile. Penso al cimitero, ridotto ad una struttura precaria che denota mancanza di rispetto per i defunti e pericolo per chi lo frequenta. Delle strade si è abbondantemente parlato. Poi ci sono quelle che richiedono più tempo. Per esempio bisogna affrontare il problema degli immigrati sia quelli fissi che stagionali. Bisogna capire come effettivamente integrare i primi e accogliere i secondi senza creare confusione come sistematicamente avviene in prossimità della raccolta delle ciliegie.

Bisogna affrontare con determinazione i problemi della nostra agricoltura. Leggo in altro articolo quello che dice Donato Giuliani, presidente della cooperativa di Turi. Ci sono passaggi molto interessanti che dovrebbero essere approfonditi con il contributo di tutti, potrebbero venir fuori delle idee e iniziative atte a valorizzare in primis la ciliegia ma anche altri prodotti. Io ritendo che un ruolo importante può essere svolto, diciamo così, nella “rinascita” del nostro paese da tutte le associazioni presenti sul territorio. Mi ricordo che tempo fa Tonio Palmisano mi parlava di un’associazione di agricoltori che aveva costituito insieme ad altri per affrontare i problemi dell’agricoltura. Anche questa associazione può dare validi contributi. Non ne abbiamo più parlato, se esiste ancora, bisogna incoraggiala, affiancarla, sostenerla; se non c’è più, bisogna fare in modo che si ricostituisca.

Nel campo delle attività produttive, c’è l’associazione Turiattiva, con la quale bisogna confrontarsi per individuare iniziate per rivitalizzare il commercio turese.

Le associazioni sportive potrebbero aiutare nel problema dell’integrazione tra ragazzi turesi e immigrati. Molto spesso vedo in quel campetto di via Casamassima giocare o solo ragazzi di colore o solo ragazzi turesi. Ma perché non creiamo le condizioni per farli giocare insieme. Mi chiedo, qual è la procedura, per esempio, per formare una squadra di calcio e iscriverla ad un campionato dilettanti provinciale o regionale? Ecco che serve il campo sportivo. Potrebbe venir fuori qualche campione. Questo discorso vale anche per la pallavolo, la pallacanestro e altre attività sportive. Le associazioni culturali, per la verità già molto vivaci, possono incrementare le loro iniziative sempre con il sostegno dell’amministrazione.

La sagra delle ciliegie ha raggiunto un livello straordinariamente alto (a proposito, l’altro giorno ho visto un manifesto a Matera, complimenti). Ci sono altre iniziative che stanno crescendo, bisogna insistere. Bisogna anche che le nostre attività siano pronte ad accogliere i visitatori e a creare le condizioni perché debbano ritornare; concentriamoci sui nostri prodotti tipici, valorizziamoli. Bisogna parlare con i tecnici turesi per capire se ci sono delle prospettive di sviluppo del piano urbanistico, se ci sono delle idee per superare la crisi del settore. Ci sono tante cose che si possono fare, ma c’è bisogno del contributo di tanti, di tutti”.

 

Ci sono incontri più o meno pubblici e le forze politiche si stanno organizzando. Lei con chi sta dialogando?

“Non so di questi incontri. Spero che siano pubblici e che si parli soprattutto di quanto detto in precedenza. Forze politiche, mah! Le forze politiche ormai si identificano soltanto in pochissime persone. Non funziona. Non c’è più la capacità di aggregazione da parte delle forze politiche. C’è bisogno che si risvegli da parte di molti il senso di appartenenza a Turi, l’orgoglio di essere turese e la voglia di migliorarlo. Non sto dialogando con nessuno, ma mi piacerebbe farlo soprattutto per confrontarmi sulle iniziative da proporre”.

 

Leo Spada ha detto “basta a De Grisantis, Resta” e ha indicato pure lei. Come risponde?

“Cosa rispondo, ha ragione Leo Spada: “basta De Grisantis, Resta, Leogrande”. Ma io aggiungerei “basta ancora di più dei Leo Spada” che non hanno dato alcun contributo alla comunità, anzi hanno creato soltanto confusione con la loro incoerenza. Non si può aderire ad un progetto con forze politiche di sinistra e ricordarsi dopo poco più di un anno che si appartiene al centro-destra e quindi prendere le distanze, creando instabilità. Già si fa difficoltà a capire l’attuale geografia politica, se poi ci si mettono anche i Leo Spada non si capisce più nulla. Quindi, fuori De Grisantis, Resta, Leogrande ma fuori soprattutto i Leo Spada”.

 

Molti la indicano come possibile candidato sindaco. Che ne pensa?

“Mi sembra una buona idea, anzi no c’è il veto di Leo Spada. Scherzo, naturalmente. Mi fa molto piacere che la gente pensi questo. Io penso, però, che si dovrebbe puntare su una persona giovane sostenuto da una squadra forte composta anche da persone con esperienza. Un giovane pronto ad ascoltare i suggerimenti, ad essere sempre aperto al confronto con voglia e determinazione, soprattutto disposto a stare tra la gente per intercettare i bisogni, i disagi, le proposte. Ma, molto importante è la squadra. Una squadra pronta a sottoscrivere un programma semplice e realizzabile, pronta a sottoscrivere un patto di sangue per portare a termine gli impegni. Penso anche ad una sottoscrizione fatta in piazza, davanti alla gente, una sorta di giuramento di fedeltà al progetto. La squadra deve essere composta gran parte da giovani con l’obiettivo di durare a lungo, puntare a due legislature per dare continuità alla propria azione. Turi non ha mai avuto un sindaco per due legislature di seguito. Si dovrebbe pensar anche a questo. Ma per ottenerlo, bisogna lavorare sodo e bene e conquistarsi la fiducia dei cittadini. C’è ancora tempo, si può fare secondo me. Speriamo”.

 

Qualcosa sul governo …. Lei sta con Mattarella?

“No, non sto con Mattarella ma non perché stia con Salvini e Di Maio, semplicemente perché non mi è piaciuto quello che è successo. Mi è sembrato che la storia del ministero sia stato un pretesto per non portare avanti l’accordo di governo. Se è stato architettato da Salvini, come si dice, per rompere con i 5stelle, beh poco male, gli elettori lo giudicheranno al momento opportuno; ma se è stato utilizzato da Mattarella per evitare un governo Lega 5stelle, allora è molto grave, qui veramente ci sarebbe un attentato alla democrazia. Il tempo ce lo dirà o forse non sapremo mai la verità. Però, mi sono posto alcune domande: ma può un singolo ministro decidere di far uscire l’Italia dall’euro? E, se avessero accettato Giorgetti al posto di Savona e il primo avesse successivamente sposato l’idea di uscire dall’euro, Mattarella lo avrebbe rimosso? E, se è vero come è vero che il Presidente della Repubblica deve essere il paladino dei cittadini italiani, deve tutelare il loro risparmio, come mai non è mai intervenuto in circostanze di grande difficoltà per alcuni risparmiatori, vedi il caso MPS, le banche di Chieti, delle Marche, di Ferrara, soprattutto banca Etruria, dove si era verificato un enorme conflitto di interessi con un ministro? Mah! Una cosa è certa, siamo in piena confusione determinata dalla mediocrità della nostra classe politica”.

NIC.TEO

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