Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

Annarita Rossi: “Alla Sinistra… non più mia”

Annarita Rossi

Non serviva essere veggenti per indovinare come sarebbe finita l’amministrazione Coppi. Sabato sera, in piazza Silvio Orlandi, abbiamo assistito al funerale della Sinistra turese. Ha officiato il nostro ex sindaco Menino Coppi. Un fiume di parole nel tentativo di salvare la faccia di fronte al suo paese. Parole arroganti, accusatorie indirizzate a Giuseppe Tardi ed alla segreteria del Partito Democratico. Il suo partito!

La storia, a volte, è un diabolico boomerang, riporta indietro le cattiverie commesse. E così è stato per Menino Coppi.
Il Partito Democratico nel 2014 fu calpestato e denigrato dagli strateghi del defunto Impegno per Turi, con il consenso di Menino Coppi. Oggi, con saggia determinazione, il Partito Democratico ha mandato a casa una delle amministrazioni più gravose e più inconcludenti degli ultimi vent’anni.
Mi riesce difficile accusare Giuseppe Tardi ed il segretario del PD Gravinese di tradimento nei confronti del sindaco. Penso esattamente il contrario. Menino Coppi ha tradito il suo partito e tutti i suoi elettori con la sua gestione amministrativa sonnolente e insipida. Ha deluso tutti. Menino Coppi non può dimenticare lo scempio che compì nel 2014, quando, dopo aver prodotto una commistione esplosiva di “Lenatiani”, partitini dello zero virgola e Forza Italia, non si preoccupò di portare in Consiglio comunale almeno un esponente del suo PD.

Non si può governare senza certezze e sostegno. Menino Coppi ha dovuto amministrare un Comune dovendosi guardare le spalle ogni momento. Ha dovuto curare e medicare tutti i capricci e le liti che si scatenavano nelle stanze e nei corridoi del Comune. È stato sicuramente un bravo psicologo ma non era quello che serviva al nostro paese. È stato il sindaco che ha gravato esageratamente sulle casse comunali, data la sua scelta di presidiare il Comune a tempo pieno come se fosse l’amministratore delegato di una ricca azienda. Tutto questo era stato, però, tutto calcolato. Pertanto, oggi non gli si può concedere di scaricarsi le colpe e la responsabilità di una misera gestione del bene comune. Povero bene comune! Tanto gridato sui palchi e poi dimenticato e calpestato.

Cosa ricorderemo dell’amministrazione Coppi 2.0? Decisamente niente di positivo. Le dimissioni di Vito Lenato dopo pochi giorni dalle elezioni, le parole durissime della consigliera Arianna Gasparro (brava e coerente) quando abbandonò la maggioranza. Le stesse della consigliera Anna Gasparro, passata anch’essa nei banchi dell’opposizione con fermezza e sdegno. La contestazione di Leo Spada che ha continuato a diffondere tante verità fino alla fine. Ricorderemo, inoltre, molti poveri esseri umani costretti a dormire per terra sotto i cipressi del viale che porta al cimitero. L’accoglienza e l’organizzazione non sono state certamente un pregio di questa amministrazione. Ricorderemo la brutta esperienza del povero Pasquale Di Pinto, la trave posta in via XX Settembre… che figuraccia! Ricorderemo un sindaco che con il silenzio, a volte codardo, ha preferito non schierarsi mai, né difendere la sua parte politica.

Turi aveva bisogno di un’amministrazione coraggiosa, lungimirante, serena e creativa. Turi aveva bisogno, in questi anni di crisi tremenda, di amministratori meno litigiosi, dediti soltanto alla sponsorizzazione del nostro paese. Oggi, invece, ci ritroviamo a denunciare ancora le buche, il cimitero abbandonato e tutto ciò che leggiamo ogni settimana su quelli che, lo spirito denigratorio di alcuni politicanti, definisce giornaletti. Povero Turi! Non si riesce ad apprezzare mai la forza e la caparbietà di tutti quelli che ogni giorno credono ed investono in attività che, molto spesso, vediamo chiudere.

Cari signori della Sinistra dello zero virgola, abbiate più rispetto di chi non ha le vostre stesse idee. La vostra saccenza è riuscita a distruggere l’immagine e la credibilità della Sinistra turese, in tutte le sue parti. Adesso, lasciate spazio libero ai giovani che da voi hanno soltanto imparato l’intolleranza, la presunzione e la pressapocaggine. Non vi auguro nemmeno di tornare nei banchi dell’opposizione.

La dedizione e l’impegno della vostra Lavinia Orlando li riconosciamo tutti ma, vi ricordiamo che ha fatto soltanto il suo dovere, inoltre ben retribuito!

Il mio augurio è soltanto quello che, dopo questo fallimento, sia rimasto ancora qualcuno che abbia ancora voglia di occuparsi di politica nel nostro paese.

Annarita Rossi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *