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“Per mille strade”… verso il Sinodo

cammino

La sfida lanciata ai giovani della nostra Diocesi: mettersi insieme in cammino

Il prossimo ottobre l’intera comunità cristiana vivrà un evento straordinario: il Sinodo che ha come tema “I giovani, la fede ed il discernimento vocazionale”. In risposta al sempre più frequente allontanamento dei ragazzi dalla vita parrocchiale e all’altrettanto crescente calo delle vocazioni, questo Sinodo si presenta come un’opportunità imperdibile per tutto il clero: mettersi in ascolto dei giovani e delle loro istanze, domandandosi che tipo di Chiesa si vuole essere.
Una Chiesa barricata nelle disquisizioni dottrinali e costretta a difendersi dagli scandali, oppure una “chiesa di strada”, che con la “il coraggio e la faccia tosta”, richiamati da Papa Francesco nell’ultima Assemblea pre-sinodale, sia pronta a “mettersi al servizio” dell’intera comunità dei fedeli, divulgando il più autentico messaggio evangelico.

Partendo da queste riflessioni, è stata lanciata ai giovani una sfida: mettersi in cammino insieme. “Per mille strade”, questo il nome dell’itinerario, organizzato dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile della nostra Diocesi. Un’occasione per riscoprire la nostra terra con lo sguardo del pellegrino, del viandante che, abbandonata ogni certezza, ricerca nelle impronte lasciate nella polvere una più forte consapevolezza.

Dunque, per una settimana, dal 1° al 6 agosto, i giovani, zaino in spalla, cammineranno, fisicamente e spiritualmente, lungo il tragitto che unisce Turi a Cisternino.

Attualmente il programma è in via di definizione, ma è certo che ai momenti celebrativi e di preghiera, si alterneranno colloqui con testimoni chiamati a raccontare la propria esperienza di fede, soste presso luoghi di impegno civile ed una serie di incontri con il Vescovo Mons. Favale.

Tappa finale di questo pellegrinaggio sarà l’iniziativa “Siamo Qui!”, una due giorni che si svolgerà a Roma dall’11 al 12 agosto e consentirà ai ragazzi di età compresa tra i 16 e i 30 di incontrare Papa Francesco e pregare per il prossimo Sinodo.

 

I sette ingredienti del pellegrinaggio

Perché accettare la sfida del cammino? A rispondere è Mons. Paolo Giulietti, promotore dei pellegrinaggi e grande conoscitore degli itinerari verso le principali mete di spiritualità europee, che ha riassunto i sette ingredienti che connotato il cammino del fedele: il distacco (entrare in uno spazio diverso da quello del quotidiano), la fatica (una prova che fa parte dell’esperienza e tira fuori il peggio ma anche il meglio di ognuno), la solitudine (è indispensabile restare soli con se stessi), gli altri (nel cammino ci si accorge di avere bisogno degli altri che diventano presenza amica), la meraviglia (finalmente c’è il tempo per guardare con stupore), la tradizione (si cammina nel solco di una tradizione che diventa partecipi), la preghiera (ogni cammino veicola un messaggio religioso e il riferimento al mistero, bisogna aiutare i giovani a riconoscere la presenza di Dio nella vita).

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