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Cultura

Nella Casa Reclusione di Turi in scena “PERT”

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“Vita e miracoli del partigiano Sandro Pertini” raccontati dall’attore siciliano Aldo Rapè

“Un momento magico e speciale” così lo ha definito l’autore ed attore siciliano Aldo Rapè, prossimo direttore artistico del Teatro Comunale di Caltanissetta, il suo incontro con il mondo di Sandro Pertini e la prossima tournée per tutta Italia.

Un giro d’Italia che, mercoledì 7 marzo, ha avuto il suo culmine con l’appuntamento nel carcere di Turi, luogo simbolo dove Pertini scontò in parte la sua condanna e dove conobbe nel 1931 Antonio Gramsci. 

La dott.ssa Mariateresa Susca, direttrice della Casa di Reclusione di Turi, ha commentato così l’iniziativa: “Si apprezza l’importanza dell’iniziativa che rende omaggio al Partigiano, al Presidente ma soprattutto all’Uomo che con la propria Esistenza ha dato un contributo essenziale significativo alla storia del nostro Paese. La scelta di ricordare il Presidente Pertini individuando questo Istituto come una tra le location per la rappresentazione teatrale a Lui dedicata, assume particolare rilievo sia per il fatto che abbia espiato in questa Casa di Reclusione la condanna per la Sua opposizione al regime, sia per il messaggio di grande valore storico, culturale e morale che viene rivolto alla popolazione detenuta”.

PERT-Aldo-Rapè_03“PERT – Vita e miracoli del partigiano Sandro Pertini” si presenta come un viaggio di Resistenza da Nord a Sud, senza distinzioni, come un unico paese ed un unico popolo. Una liberazione del nostro paese, senza combattimenti o guerre, che intende porre una riflessione sui valori quali la libertà, l’impegno personale come bussola per una partecipazione attiva e coerente alla cosa pubblica, la coerenza e la fedeltà alle proprie idee come disciplina di vita, l’ascolto obbediente alle voci profonde della coscienza, il sacrificio della propria sfera personale a favore dell’impegno per il bene comune.

“In un momento di grave crisi ideologica – ha dichiarato Aldo Rapè presentando il suo lavoro – dove l’azione politica si è svuotata di riferimenti alti di pensiero per ridursi a becero tatticismo e a convenienza bassa del momento, recuperare la figura di Sandro Pertini può servire da antidoto efficace per un impegno rinnovato di tutti. Una “Resistenza” intesa non solo nell’accezione storica della lotta partigiana al nazi-fascismo in Italia, ma anche nel suo significato di battaglia interiore per rompere gli argini dell’intimismo e del mero soddisfacimento dei propri bisogni personali in favore dell’impegno per la costruzione di un domani migliore per tutti, racconteremo l’uomo di esempio in un’epoca dove esistono solo uomini di parole e dove la libertà di parola è divenuta parole in libertà”.

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