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Il Club Okinawa brilla ai Campionati Interregionali

I cinque atleti del Club Okinawa

Grande prova degli atleti turesi del maestro Antonio Albanese

Domenica 18 febbraio presso il Palazzetto dello Sport di Giovinazzo, in occasione del Campionato Interregionale organizzato dalla Federazione WKF (World Kickboxing Federation), il Club Okinawa di Antonio Albanese ha fatto incetta di medaglie nella disciplina K-1, una forma di combattimento che utilizza tutte le tecniche del full contact e della kickboxing, alle quali si aggiunge anche la possibilità di usare gli attacchi di ginocchio.

Cinque gli atleti turesi che hanno partecipato alla competizione, capitalizzando al meglio la preparazione maturata in palestra. Biagio Albanese (7 anni – 25 Kg), figlio dello stesso maestro d’arti marziali, ha confermato la padronanza del tatami e delle tecniche di combattimento, riuscendo ad aggiudicarsi il secondo posto. Medaglia d’argento anche per Mattia Salerno (9 anni – 30 kg), che ha saputo affrontare la sua prima gara con encomiabile preparazione, mentre Gabriel Verdoni (8 anni – 28 kg) conquista un più che meritato terzo posto. Fabrizio De Marco si aggiudica la finale

Eccellente prestazione anche per i due atleti più grandi: Daniela Losito (30 anni – 50 kg) si piazza al primo posto; Fabrizio De Marco (22 anni – 55 Kg), l’unico a combattere sul ring, si aggiudica invece il podio d’argento. Dopo aver brillantemente superato il primo match, è stato sconfitto in finale, complice la stanchezza e il doversi confrontare con un atleta che, a sua differenza, non aveva altri combattimenti a pesare sulle gambe. Si tratta ad ogni modo di un grande risultato, considerando che il giovane Fabrizio si allena da meno di un anno e che ha disputato il suo primo match ufficiale.

Le sfide per il Club Okinawa non sono finite: Daniela Losito e Fabrizio De Marso si sono difatti qualificati per il Campionato Italiano, che si terrà in primavera a San Severo. Spazio ora agli allenamenti che, come ci rivelano gli stessi atleti, consistono soprattutto nella “grande quantità di riscaldamento fatta all’inizio delle lezioni, fondamentale per spingere sul “cardio” e acquisire fiato per le gare; la seconda parte dell’allenamento, invece, si focalizza nell’apprendere le tecniche che il maestro Antonio Albanese ci mostra e che mettiamo in pratica durante lo sparring in palestra”.

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