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L’ospedale non si tocca!

Convegno Ospedale Forza Italia Turi (2)

Grande partecipazione al convegno organizzato da Paolo Tundo

Sabato 13 gennaio, alle ore 17, presso la sala consiliare di Turi, si è tenuto il convegno dal titolo: “L’ospedale non si tocca”. Ha introdotto i lavori il consigliere comunale e organizzatore Paolo Tundo. Sono intervenuti i vertici del partito: l’on. Sisto (coordinatore provinciale Forza Italia), il sen. Luigi Vitali (coordinatore regionale Forza Italia), il senatore di casa Michele Boccardi, il sen. Massimo Cassano, il dott. Nino Marmo (capogruppo consiliare di Forza Italia Regione Puglia, facente parte della III Commissione Sanità) e il dott. Domenico Damascelli (consigliere regionale). A questi ultimi due è stato consegnato un emendamento sull’ospedale da portare all’attenzione del governatore Michele Emiliano, che finora ha ignorato le istanze presentate da Forza Italia contro il depotenziamento, la soppressione dell’ospedale di Putignano e in difesa del diritto alla salute.

In difesa dell’ospedale anche il medico Domenico Mongelli, che ha illustrato i motivi tecnici per cui il Santa Maria non andrebbe cancellato.

Subito dopo, è stata inaugurata la nuova sede di Forza Italia a Turi.

 

L’ospedale non si tocca

Tundo e i presenti hanno citato il Decreto Ministeriale/70, del 2015, il quale indica alle regioni le direttive per affrontare il riordino della sanità; tra le prime indicazioni il decreto cita di individuare i “bacini d’utenza” (partendo dal territorio, dai suoi comuni, dalle comunicazioni stradali e ferroviarie) per poi assegnare a quel “bacino” l’ospedale di riferimento. Ecco perché il DM/70, individuato il “bacino d’utenza” con abitanti tra 150mila e 300mila, ne sancisce l’ospedale di riferimento che viene classificato di 1° livello, ospedale completo di tutti i reparti per poter affrontale le emergenze/urgenze provenienti dalla rete di quel “bacino d’utenza”. Questa è la base per affrontare il riordino ospedaliero in ogni regione d’Italia. Questo è il motivo per cui si chiede che Putignano resti un ospedale di 1° livello.

“Ciò premesso – si legge nel documento – non è possibile, da parte di alcune forze politiche, difendere l’indifendibile.

Convegno Ospedale Forza Italia Turi (1)

In particolare – cita Tundo – mi riferisco al M5S che in un post, alcune settimane fa, ha attaccato il riordino ospedaliero pugliese per difendere il nosocomio di San Pietro Vernotico, privo di quel presupposto del “bacino” di riferimento, vicino a ospedali di 1° e addirittura di 2° livello.

Ancora più strumentale è attaccare il piano di riordino ospedaliero, da parte di Sinistra Italiana (consigliere Cosimo Borraccino) per difendere l’ospedale di Triggiano che, al di là della sua storia, è a soli 6,2 chilometri dall’ospedale Di Venere (1° livello) raggiungibile in soli 11 minuti! Praticamente l’ospedale di Triggiano, così difeso politicamente, è privo di quel “bacino d’utenza” di almeno 150mila abitanti che il DM/70 indica”.

“Noi di Putignano, in difesa dell’ospedale che sia di 1°livello, SAPENDO DI AVER RAGIONE, siamo nella piena consapevolezza di attaccare sì il piano di riordino ospedaliero della regione Puglia, ma lo facciamo nella convinzione di difendere l’intero “bacino d’utenza” dei 10 comuni della Bassa Murgia che, con i suoi più di 200mila abitanti, ha come ospedale di riferimento il Santa Maria di Putignano, fulcro della rete delle emergenze/urgenze di tutto il territorio. OSPEDALE SALVA-VITA DI TUTTA LA BASSA MURGIA. Ecco perché la nostra richiesta NON è strumentalmente campanilistica”.

Convegno Ospedale Forza Italia Turi (3)

“È invece una richiesta oggettiva e giusta la nostra – difendono i presenti – che risponde esattamente a quanto riportato dal Decreto Ministeriale/70, nello spirito Costituzionale di equità tra tutti i cittadini (Art. 32).

Noi difendiamo il riordino ospedaliero pugliese dove va difeso, lo attacchiamo dove oggettivamente va attaccato.

Da un punto di vista sia strategico, sia oggettivo, non ci conviene fare i paladini di ogni malcontento sanitario pugliese e cadere nel qualunquismo più becero. Non ci conviene fare di ogni erba un fascio e “difendere” realtà sanitarie lontane da noi, né difendere l’indifendibile solo per far rumore!

Noi abbiamo una solida ragione dalla nostra parte sancita dall’Art.32 della Costituzione, dal Decreto Balducci 2012, dal Decreto Ministeriale 70/2015”.

“ECCO PERCHÈ NOI SIAMO CREDIBILI. Non possiamo svenderci mettendoci dalla parte SBAGLIATA. Non possiamo metterci dalla parte di altre realtà sanitarie pugliesi, palesemente non difendibili perché non previste dai Decreti di Legge.

In questa logica, nell’interesse esclusivo del nostro territorio che è SOLO quello della Bassa Murgia, nonostante tutte le iniziative poste in essere dal gruppo “Giù le mani dal nostro ospedale”, fino ad oggi non si è visto un solo “politico” (a livello regionale e nazionale) che abbia avuto la decenza di scrivere pubblicamente in modo FORTE E CHIARO (post fb, articolo giornalistico, …) in difesa del Santa Maria come OSPEDALE DI PRIMO LIVELLO.

È UNA VERGOGNOSA OMERTÀ… DI TUTTI I PARTITI. Li aspettiamo al varco”.

Al convegno erano presenti tra il pubblico anche i rappresentanti del partito provenienti da altri paesi vicini.

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