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Due giorni per l’inclusione, l’antirazzismo e la musica

Germany Migrants

La manifestazione è stata promossa da Sinistra Italiana Turi, Rifondazione Comunista e dal neonato comitato Welcome Refugees


Abbiamo bisogno di cominciare a discutere seriamente intorno al decreto Minniti-Orlando, ai flussi migratori, le morti nel Mediterraneo e alle campagne di odio e razzismo promosse da politici leghisti, fascisti del terzo millennio e destre qualunquiste. Ne abbiamo bisogno, non soltanto per i migranti che arrivano sperando di vivere una vita migliore di quella che hanno lasciato alle spalle, ma anche per noi, per le nostre quotidianità. Abbiamo bisogno di farlo perché viviamo già i morsi di una crisi prodotta da una piccolissima parte della popolazione, che si è arricchita sulle spalle della stragrande maggioranza; abbiamo bisogno di farlo perché stiamo già vivendo un impoverimento etico e sociale, una lenta perdita di relazioni umane che ci arricchiscono, per rinchiuderci in individui egoisti. Abbiamo bisogno di discuterne perché non passi inosservato il tentativo di costruire una contrapposizione tra braccianti marocchini e agricoltori, sul vile terreno del decoro, mentre si vogliono fare solo gli interessi dei profitti di pochi. Questo è ciò che ha fatto il gruppo “Fratelli di Italia Turi”, durante la raccolta delle ciliegie, invocando il daspo urbano, l’allontanamento dei migranti stagionali, nonostante gli stessi agricoltori li cercassero, facendogli un contratto.

Così, allo stesso tempo, non ci basta denunciare l’uso del provvedimento del daspo da parte di una formazione razzista, ma abbiamo bisogno di rifiutare le politiche che fanno della sicurezza e del decoro le leve per mantenere privilegi e rigettare nella disperazione chi vive già in condizioni di difficoltà. Tra i tanti non possiamo dimenticare lo sgombero di piazza Indipendenza a Roma. È lo stesso provvedimento di Minniti e le politiche di sgomberi e violenza poliziesca che intendiamo rifiutare, perché abbiamo bisogno di incontri e di relazioni, di rispondere collettivamente e individualmente a chi ci chiede aiuto e affronta il mar Mediterraneo.

Ma la nostra vita si impoverisce e diviene nevrotica nella costante campagna di paura messa in campo dalla destra leghista, che fa costantemente della retorica del “prima gli italiani” la leva per fare “prima i privilegiati”, i ricchi e chi non rispetta i diritti, di chi fa profitti a discapito della salute con inquinamento ambientale, di chi vuole che si lavori tanto ad un bassissimo salario, di chi vuole che il sud sia una grande terra da saccheggio.

Abbiamo bisogno di dare spazio alle relazioni fraterne che non guardano il colore della pelle, la religione, l’età o il sesso, e abbiamo bisogno di praticarle. Non possiamo fare finta che nel nostro piccolo paese ci sia una xenofobia strisciante che non fa giocare i figli vicino ai migranti chi sa per quale paura.

Abbiamo pensato dunque di dedicare due giorni all’inclusione e all’antirazzismo, prendendoci più di uno spazio per discutere e riflettere collettivamente su ciò che è successo, e può ancora succedere, nel nostro Paese, cercando di dare cittadinanza sostanziale ai richiedenti asilo, ai migranti da ogni parte del mondo e ai migranti di seconda generazione.

Lo faremo con la presentazione del libro “Mi chiamo Sabrine” sabato 30 Settembre, alle 18,00 nella biblioteca comunale, con Sabrine Aouni, autrice del libro e figlia di immigrati. Modererà Nico Catalano.

La due giorni continuerà domenica 1° ottobre dalle 18, nella piazzetta alle spalle della chiesetta di San Rocco, con un’assemblea pubblica per discutere di questo e di aprire uno spazio pubblico in cui i migranti possano raccontare le loro storie, i loro bisogni, e farlo da pari. A seguire un concerto con Tolotto 3 e 1/3, i Punti in Espansione, i CHT – Cross Highest Trip e a concludere una dance hall con i Rhomanife: un momento di festa per stare insieme e ascoltare buona musica di gruppi provenienti dal sud est barese o del capoluogo, sempre nella stessa piazzetta a partire delle 21,00.

Pensiamo di averne bisogno tutti, e per questo vi invitiamo.

Comitato Antirazzista Welcome Refugees Turi

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