Con il Commissario non cambierebbe molto
Angelo Palmisano, ex assessore, rievoca i fatti del 2013, quando si preferì sfiduciare Resta
Angelo Palmisano, ex assessore dell’amministrazione Resta, ha commentato il post della consigliera Volpicella. “A pensarla così – fa notare Palmisano – il 2 novembre 2013 avremmo risparmiato anche noi un Commissario prefettizio… peccato!! Visto che questa amministrazione è ingessata e sterile, sarebbe stato coerente votare la sfiducia unitamente a tutta l’opposizione, a maggior ragione che i consigli portati non sono stati ascoltati”.
Palmisano ha risposto alle nostre domande, annunciando che sta dialogando con degli amici per un progetto politico futuro.
Alla luce della replica, ritiene ancora che sia paragonabile quanto accaduto nel 2013?
“Sicuramente la sfiducia fatta nel 2013 non è paragonabile a questa, in quanto noi eravamo maggioranza mentre i proponenti fanno parte dell’opposizione, quindi due ruoli totalmente differenti”.
Ci dia della ragioni per cui sarebbe meglio un Commissario in questo momento…
“È vero anche che un commissariamento non è mai positivo per un paese in quanto il Commissario si limita a fare l’ordinario e si perdono occasioni e tempo, ma alla luce della pessima concretezza di questa amministrazione dico che non cambierebbe molto… forse risparmieremmo qualche soldino di indennità”.
Il centrodestra appare diviso e in difficoltà. Non crede che la mozione di sfiducia sia stata così un’arma a doppio taglio?
“Il centrodestra in questo momento, a mio avviso, paga ancora le vecchie rivalità tra leader che hanno portato nel 2014 alla costituzione di 3 liste (di area centrodestra).
Bisognerebbe ricominciare a parlare di nuovo di idee e progetti per il nostro paese”.
E se Coppi si dimettesse entro il 12 settembre?
“Se Coppi si dimettesse avrebbe comunque 20 giorni per cercare una quadra all’interno della sua maggioranza, in seguito deciderà lui cosa fare…”.
Il centrodestra secondo lei è pronto per amministrare la città? Con quali forze e nomi?
“Mai come ora sono convinto che il paese abbia bisogno di persone che abbiano a cuore il bene di Turi. Stiamo perdendo terreno rispetto ai paesi limitrofi e non è assolutamente possibile continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto… bisogna iniziare a fare pulizia. Il candidato sindaco per quanto mi riguarda è l’ultima preoccupazione. Io personalmente, in questo momento, sto dialogando con amici con cui condividiamo delle idee; siamo attenti alle vicende che susseguono e di conseguenza valutiamo il da farsi”.