Le bugie sul Ceta, il fratello povero del Ttip
Venerdì 21 luglio alle ore 19:00, presso l’ex convento delle Clarisse in piazza Gonnelli a Turi, il circolo turese di Sinistra Italiana “A. Gramsci” terrà un incontro-dibattito sul CETA, l’accordo economico e commerciale globale tra Canada e Unione Europea.
Il CETA è formalmente un trattato di libero scambio che a parole dovrebbe comportare una generale crescita economica ed occupazionale. Di fatto, porterà invece ad una deregolamentazione degli scambi ponendo in una posizione di svantaggio le nostre produzioni agricole di qualità, nonché garanti di standard di sicurezza alimentare per i cittadini. Infatti, la ratificazione del CETA introdurrebbe nei nostri mercati ingenti quantità di cibi OGM o contenenti residui di sostanze chimiche ritenute illegali in Italia e causa di tumori e linfomi. Come se non bastasse, il CETA ci consegna nelle mani delle grandi multinazionali estere che potranno anche influire sulla politica degli stati, potendo, grazie alle corti arbitrali, citarli in giudizio se si sentissero danneggiati dalla politica statale mentre gli Stati non possono citare in giudizio nessuno nel caso contrario,
All’incontro-dibattito, introdotto da Fabrizio Resta, segretario SI del circolo turese, e moderato da Nico Catalano, dirigente A.I.A.B., interverranno il dott. Marino Pilati, direttore provinciale Coldiretti, la dott.ssa Anna Lepore, segretaria provinciale Flai-Cgil e il dott. Antonello Palmisano, assessore all’Agricoltura del Comune di Turi.