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L'intervento irato di Paolo Tundo

Il Consiglio comunale della settimana scorsa, celebrato mentre andavamo in stampa, ha approvato il rendiconto di gestione e la salvaguardia degli equilibri di assestamento generale del bilancio. La maggioranza dunque si è ricompattata a 9, oltre le aspettative. La crisi minacciata da alcuni e i ricatti politici soddisfatti hanno riunito una maggioranza che però non può cambiare la sua vera natura, la venatura rissosa che si nasconde sottopelle esploderà ancora mandando in cancrena la tenuta del centrosinistra di Coppi. Così sopravvivendo, si giungerà sino alle elezioni del 2019, con danni incalcolabili per Turi e per i turesi. Tutto per tenere salde le poltrone.

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200 MILA € PER LA VIABILITÀ!

Intanto, l’avanzo di amministrazione aumenta in modo crescente, certificando l’inerzia di questa amministrazione Coppi, che non spende e non sa come spendere essendo inattiva e ferma. Questa amministrazione è brava solo a tassare e tartassare i cittadini, un compito da uffici o da Commissario. Tanto valeva a questo punto commissariare il Comune.

L’avanzo è passato dai 700 mila del 2015 ai 2,3 milioni di € dell’anno scorso, per salire infine a ben 3,3 milioni. Nel prossimo rendiconto salirà di un altro milione.

Di questi soldi, solo 1 milione e 100 mila si possono spendere; i restanti sono vincolati. L’amministrazione ha deciso di ripartirli così:

200 mila € per viabilità (spiccioli!)

350 mila € per la scuola elementare

100 mila € per il ponte dei sospiri di via Conversano

200 mila € per via Noci

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“SINDACO, PAGHI LEI!”

COPPI PREPARA LE ‘CARAMELLE ELETTORALI’ PER IL 2019

 

Sono pochi i soldi stanziati per la viabilità. Soldi che si dovevano stanziare ben prima, già tre anni fa. “Per il momento 200 mila. Poi faremo i piani di riqualificazione. Il prossimo anno possiamo sempre prenderli dalla cassa depositi e prestiti” – è stata questa in sintesi la risposta del sindaco, che si è guadagnato un secco – “Sindaco, allora paghi lei per i danni e le buche!” – tuonato dalla voce di Tundo. “Fra un anno e mezzo si vota – ha giustamente notato Tundo – qua ci stiamo prendendo in giro!”. I soldi usciranno magicamente sotto elezione e grideremo tutti al ‘miracolo’! Intanto, da tre anni e mezzo si va avanti con le scuse alle mancate coperture finanziarie.

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NUOVA CASERMA DEI CC

COPPI SBUGIARDA SE STESSO

Prima di approvare il rendiconto, il sindaco Coppi è stato oggetto di numerose interrogazioni da parte delle opposizioni. Il consigliere Tundo lo ha letteralmente braccato, mettendo a dura prova la pazienza del primo cittadino che abilmente si fa Pilato a seconda delle occasioni, o scaricabarile.

Tundo lo ha incalzato sulla Caserma dei Carabinieri di Turi, al punto che Coppi deve ammettere il fallimento del progetto alternativo negli alloggi della vecchia casa penale. Ora bisognerà incrociare le dita perché arrivi il finanziamento per ristrutturare la vecchia Caserma. E intanto, sono passati tanti anni.

Il consigliere Tundo ha evidenziato più volte questa sconfitta, Coppi ha smentito se stesso modificando il suo indirizzo politico; a tratti il sindaco ha quasi perso la pazienza davanti a tale evidenza. “Avevamo ragione noi – osserva Tundo – bisognava ristruttura la vecchia Caserma. Così abbiamo solo perso tempo inutile, a danno dei Carabinieri e dei cittadini turesi”. “Il sindaco – ha rincarato Tundo – dice tante bugie!”. Infatti, il finanziamento che ora si chiede esisteva già ai tempi di Flavio Tundo assessore. Coppi ha perso inutilmente del tempo. Andremo a votare e si parlerà ancora della Caserma da ristrutturare.

 

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FONTANA ROTTA, BUCHE

E RICHIESTE DI DANNI

 

Le opposizioni hanno aperto il dibattito anche su altre questioni: il distretto socio-sanitario (“lo abbiamo perso per colpa della Zaccheo” – ha osservato Tundo); la fontana rotta in villa comunale, le buche in villa a largo Pozzi, via Sammichele (che è una grattugia) e su varie strade che hanno causato fratture e infortuni ai poveri concittadini malcapitati. “Sono pochi” – ha minimizzato Coppi in Consiglio. Invece le richieste di risarcimenti danni sono numerose e i numeri del bilancio lo certificano. Sono talmente tanti, che con i soldi da sborsare (comprese le parcelle degli avvocati) potevamo rifare le strade più volte – ha fatto notare Tundo.

Il consigliere Birardi ha chiesto chiarimenti sul nido e sul distretto socio-assistenziale all’ex cinema (quali sono i tempi del bando?).

I consiglieri Arianna Gasparroe Sandro Laera hanno riaperto la questione degli immigrati e del degrado al cimitero, battibeccando con la vicesindaco Lavinia Orlando.

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SINDACO SI DIMETTA!

MAGGIORANZA COMPATTA TRA RICATTI E CAPRICCI

Tundo ha chiesto le dimissioni del sindaco. La maggioranza è davvero così unita? “No – risponde Tundo – perché Tardi l’ho visto molto attento, se non facevano come diceva lui, sorgeva un problema. Il sindaco era sottomesso alle volontà e ai ricatti di assessori e consiglieri. Pur di tenersi in carica, ha preso con filosofia questo modus operandi. Restano litigiosi. E così andranno avanti fino alla fine, fregandosene di Turi e dei turesi”.

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IL ‘CAPRICCIO E LE TASSE DI TARDI

Il ‘capriccio’ ‘ricatto’ politico di Tardi ha generato il cambio di guardia tra i due settori Urbanistica e Lavori Pubblici (vedi approfondimenti, ndr). “Ma – ha ricordato Tundo – non dimentichiamo che Tardi è quello che ci ha tartassati con una marea di tasse. Ora ci ritroviamo con un avanzo enorme e soldi mai spesi perché questa amministrazione, oltre a essere dannosa, è pure incapace di spenderli. Tardi ci ha tartassati e ora fa pure i capricci. E Coppi pur di non andare a casa, cede a ogni ‘ricatto’”.

“Il sindaco ha sbagliato – conclude Tundo – doveva dimettersi e dire a tutti ‘ora andiamo a votare!’. Doveva fare così dall’inizio. Invece resta inchiodato, pur di non andare a casa, mentre Turi sprofonda nel degrado”.

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