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Politica

Di Bonaventura al posto di Susca. La peggiore azione di Menino!

Leo Spada

“Il cambio Susca-Di Bonaventura è inutile e dannoso. È l’azione politica peggiore che si sia mai vista in questo comune”. Così, il consigliere Leo Spada commenta l’ultima ‘bravata’ di Menino Coppi che, sotto pressione del consigliere Tardi, ha ancora una volta ceduto all’ennesimo ‘ricatto’ politico, solo per non andare a casa in anticipo rispetto alle elezioni comunali del 2019 “e al pensionamento!” – ricorda Spada.

“Mi rivolgo anche a Tardi e al Partito Democratico – incalza Spada – una volta fatta questa fesseria, cosa abbiamo ricavato? Aumenterà la produzione ai Lavori Pubblici? Non credo proprio. Risolveremo il problema dell’Urbanistica? Secondo me lo peggioriamo”.

“Ci ritroviamo due Settori guidati da capi ufficio che non conoscono lo storico, non sanno quello che è stato fatto nei due ambiti, quello che si farà e come deve essere fatto. L’Urbanistica ha un suo regolamento, degli obiettivi specifici, una sua struttura organizzativa. Stessa cosa vale per i Lavori Pubblici, dei quali la Susca si è occupata per tanti anni. Ci sono azioni che convergono ma sono puramente burocratiche. Se devo fare una strada ex novo, per esempio, la faccio solo se l’Urbanistica acquisisce le particelle, mentre i Lavori Pubblici la eseguono. Dopo anni che Di Bonaventura è stato lì, conosce le sue cose, il suo modo di lavorare, competenze acquisite, password, i programmi, e ora si ritrova in un altro ufficio così, dalla sera alla mattina”.

“È come se in un ospedale invertissi il dermatologo con l’ortopedico – fa notare ancora Spada – sempre medici sono, ma uno è specializzato in una cosa, uno in un’altra”.

Menino inciamperà su questo?

“È probabile – non lo esclude Spada – in fase di valutazione dell’operato potrebbero opporsi. Resta comunque l’azione più errata che il sindaco di un comune avesse mai fatto in questo momento storico. Gli uffici vanno aiutati e messi nelle condizioni di lavorare, e non il contrario. Oggi interdire i capi settore per il capriccio di una persona è la peggiore azione politica che un comune potesse fare. Solo per un capriccio di un consigliere e per la paura di cadere. Questa è la madre di tutte le prove che certificano i veri obiettivi di Menino; ha ceduto al peggiore dei ricatti (se non togli la Susca di là io ti mando a casa) appunto per non andare a casa, danneggiando ancora un volta Turi e i turesi.

Pur di non tornare a lavorare rimane a fare il sindaco a tutti i costi”.

 

È un sindaco politicamente ricattabile?

“Lo ha ricattato Lavinia – ricorda Spada – quando non voleva dare soldi alla Pro Loco, ed è stato costretto ad accettare. Oggi chiunque vuole lo ricatta e lui accetta perché tanto a pagare non è lui, siamo noi cittadini”.

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CI SONO 70 MILA € PER IL PONTE

VITTORIA DI PIRRO!

Intanto, giungono notizie apparentemente positive dei 70 mila € per il ponte dei sospiri di via Conversano. I soldi ci sono, ma non luccicano. Qualcuno della maggioranza esulta, ma è solo una vittoria di Pirro.

“Hanno stanziato 70 mila euro per il ponte, ma andranno in avanzo di amministrazione – spegne gli entusiasmi Leo Spada – Turi ormai è un salvadanaio (4 milioni di euro di avanzo!).

Il nuovo regolamento dice che se quei soldi non li spendi entro l’anno vanno in avanzo di amministrazione. E diventano disponibili solo dopo il consuntivo, cioè a luglio del prossimo anno.

Per questo è una presa per il c**o. Non servono a niente caro Gravinese, cosa abbiamo vinto? Fumo negli occhi. Non esiste neanche una bozza di progetto di allargamento del ponte, e li devi spendere entro l’anno altrimenti vanno in avanzo e aumenta il salvadanaio che già scoppia a furia di tassare e incassare senza spendere e senza che l’amministrazione lavori”.

La replica a Lavinia Orlando

“Ho letto l’intervista di replica della vicesindaca Lavinia Orlando. I dubbi sono aumentati ancora di più – confessa il consigliere Spada – la invito a spiegarmi quali sono tutti questi sforzi di cui parla. Una amministrazione che lavora ed è compatta non cede ai ricatti, non ha bisogno di escamotage per restare a galla. Ci dica quali sono le opere? Che cosa sta funzionando? Certo, qualche festicciola viene fatta, ma in un paese disastrato serve ben altro. I lustrini non riescono a coprire le vergogne: le opere del cimitero stanno tutte là da fare, le opere stradali anche, il campo sportivo è ancora da completare. E con questo cambio di uffici dove andiamo? Peggiorerà la situazione delle opere pubbliche.

Gli immigrati hanno fatto un macello, arrivano ancora sfollati e non sono riusciti a organizzare un programma di accoglienza. Il centro per disabili non è più stato aperto. L’asilo nido è ancora lì”.

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