Pure San Giovanni ripudia Coppi
Non lo vuol vedere più manco San Giovanni, il patrono di Turi, che sabato 24 giugno ha detto “NO” al sindaco, facendo saltare la processione. Singolare è stato il curioso episodio: l’asse che regge la statua, consumato dal tarlo, si è spaccato proprio quando doveva partire la processione, e così il santo si è incrinato, rischiando di cadere per terra. Potrebbe essere un presagio per il sindaco, che tra l’altro si è presentato solo all’annuale cerimonia di consegna delle chiavi. San Giovanni ha ‘rifiutato’ così quelle chiavi. Forse non è un caso che il sindaco si sia presentato solo; il consigliere Paolo Tundo ha ricevuto altre notizie e conferme di ulteriori litigi in maggioranza.
Il 6 e 7 luglio Consiglio comunale
Il consigliere Tundo ha partecipato alla riunione dei capigruppo di martedì 27 giugno e il clima era teso. Quello di San Giovanni potrebbe davvero rivelarsi un presagio, anche se nei fatti poi bisognerà vedere quanti avranno il coraggio di staccare la spina a un’Amministrazione così dannosa per Turi. Quanti vorranno perdere la poltrona? Coppi potrebbe minacciare le dimissioni sapendo che poi, in tale clima, rientreranno tutti all’ovile. È da capire.
Quasi certamente, la maggioranza preferirà andare in Consiglio in seconda convocazione, venerdì 7 luglio, per non rischiare sui numeri; qualcuno potrebbe tirare lo sgambetto, mettendone a rischio la tenuta. Meglio non rischiare dunque. Tutto questo rivela i dissidi interiori.
E all’opposizione?
Paolo Tundo richiama tutti quanti dall’opposizione a fare fronte comune, a essere compatti, a superare i personalismi. “Spero che cadano nel più breve tempo possibile, per il bene di Turi” – ci confida Tundo, auspicando così la fine anticipata del governo Coppi e della sua maggioranza.
Tundo: io sono sensibile…
Il consigliere ricorda tutti i traguardi raggiunti da consigliere di opposizione, replicando così indirettamente ai Fratelli d’Italia, che il consigliere invitava a essere più coesi, piuttosto che mettersi in mostra nei comizi. “Io non sono il migliore – precisa – ma sono uno sensibile ai problemi, in particolare a quelli che affliggono i turesi”.
“La mia è sempre stata una opposizione costruttiva e propositiva. Non ho mai gettato discredito” – fa notare, rivendicando le sue battaglie: la rotatoria, le buche con tanto di cadute e fratture a largo Pozzi (e non solo), il ponte senza coperture finanziarie chiare (40 mila € di acconto che non è sufficiente), le strade, l’asilo nido, il distretto socio-sanitario, la caserma dei carabinieri, il cimitero, le erbacce ovunque, i lavori troppo lunghi per l’edilizia residenziale pubblica”.
Coppi a casa!
“Tornare in Consiglio dopo 3 mesi per il rendiconto non serve. Dobbiamo essere coesi all’opposizione, mentre in maggioranza continuano a litigare, e dobbiamo essere pronti.
“Ho parlato con la parte finanziaria del Comune – concludeTundo – e hanno detto che i soldi ci sono ma non sono stati impiegati. Quindi l’avanzo di amministrazione che cresce è assurdo, ingiustificato, significa che non amministrano, hanno fatto coperture ‘a ciambotto’ per far risultare che i soldi sono stati impegnati. Devono andarsene a casa per il bene dei Turesi, che hanno pagato le tasse per non avere servizi”.