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Lo Smile Circus ha fatto le ‘magie’

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La carovana degli artisti di strada dello Smile Circus, domenica scorsa a Turi, ha realizzato un piccolo miracolo: si può sentire con il cuore, con le emozioni, anche quando alcuni canali sensoriali non funzionano. È accaduto al nostro concittadino sordo, Pietro Carenza, che ha scritto una poesia, conquistando l’artista Michele Baldassarre ‘Brino’ dello Smile Circus.

Michele ha scritto un post su Facebook confidando questa alchimia che si è creata e divulgando queste bellissime parole di Carenza.

“Ieri a Turi – confida Michele – mi è successa una cosa meravigliosa. Penso che l’obiettivo principale di un artista debba essere quello di donare emozioni…Poiché la mia tipologia d’arte si basa sull’udito, mi rende orgoglioso il fatto che sia riuscito a trasmetterla ad una persona sorda Pietro Carenza…Ecco una Sua poesia…Penso che ognuno di noi abbia un genio nascosto, deve soltanto avere la forza e l’ambizione di tirarlo fuori…”. Ecco la poesia scritta da Carenza.

 

 

RICORDO ANCORA

Mio scrigno segreto,

custodisci ancora come prigionieri,

emozioni gioie e dolori,

che nessun altro può conoscere.

Alcuni attraverso vecchie fotografie

evadono dalla mia mente,

li scrivo trasformandoli in frasi per non sciuparli

o far perdere il sapore dei sentimenti

Ricordo ancora,

di quando udivo il cinguettio degli uccelli,

il garrire delle rondini,

il miagolare dei gatti,

il muggito delle mucche,

il canto dei galli e lo schiamazzo delle galline,

il nitrito dei cavalli,

l’abbaiar dei cani,

il rumore dei traini con l’immancabile amico cagnolino.

Il suono delle campane delle Chiese di Turi,

il fischio dei treni della Sud-Est che passano vicino casa,

il rumore degli aerei che solcano il cielo,

i rumori delle macchine e dei trattori,

rumori delle sedie, dei piatti e posate,

lo scoppiettar del fuoco quando arde nel caminetto,

la musica dalla radio ed io che ballavo il twist.

Ricordo di quando andavo a Polignano a mare,

ed udivo le onde del mare, specie quando era in burrasca,

i boati dei fuochi d’artificio.

Mi ricordo ancora tutti questi diversi suoni e rumori,

ma, … dal momento che son sordo,

tutti questi suoni,

adesso, li ascolto con gli occhi.

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