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Politica

Ecco possibili candidati sindaci a Turi

Carmine Catalano

Con Carmine Catalano, questa settimana facciamo il punto sulla politica e sull’amministrazione a Turi, gettando un sguardo al futuro, alle prossime elezioni comunali in programma nel 2019.

 

Che futuro si prospetta a Turi? Sia politico, che amministrativo…

“Il futuro di Turi è tutto nel nome delle persone che si candideranno alle prossime elezioni amministrative. Che avverrà (se non ci sono cambiamenti in questa amministrazione) nel 2019.

Ora se si vuole fare un cambiamento radicale senza pensare alle ideologie o ai partiti – che hanno rovinato letteralmente questo paese – allora si potrà creare qualcosa di serio.

Gli egoismi che ho visto da parte dei politici Turesi, di tutti i partiti o liste civiche, è stato per me imbarazzante. Sono persone che non sanno che cosa significhi la parola: Coinvolgimento, Passione, Determinazione, Sinergia, Conoscenza. Costoro pensano che i cittadini siano dei codici o degli stupidi dementi. Tutto sbagliato, i cittadini sanno che cosa significa essere presi per i fondelli, e sicuramente in questo paese sono anni che la politica turese ha fatto questo; penso che si sia arrivati al capolinea.

Alle prossime elezioni amministrative i cittadini turesi se vogliono che questo paese cambi, devono, in primis cambiare i il loro atteggiamento di resa. Sapendo che non c’è più tempo da perdere per rifondare un paese che visto dall’esterno, sembra che sia passata la terza guerra mondiale.

In secondo luogo, i cittadini turesi devono – e sottolineo devono – pretendere che tutto quello che si fa sul territorio da parte della politica, debba avere uno scopo di coinvolgimento reciproco, di realtà, rispetto e di trasparenza.

Vorrei donare un messaggio di conforto a tutti i cittadini Turesi: non mollate mai di fronte alla stupidità, voi siete la più grande ricchezza della democrazia.”

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I POSSIBILI CANDIDATI SINDACI

Ci fa dei nomi di potenziali e possibili candidati sindaci?

“I nomi che prevedo si contenderanno la carica di sindaco alle prossime elezioni, secondo me sono: Giuseppe Gravinese, Levinia Orlando, Vito Lenato, Sandro Laera, Nicola De Grisantis.

Sicuramente Gravinese sarà il candidato sindaco della sinistra moderata, e prevedo un’alleanza con il centro moderato di sinistra, mentre Sandro Laera sarà candidato per il centrodestra. La vice sindaca Orlando rappresenterà la sinistra radicale. Vito Lenato, o si metterà d’accordo con Boccardi e Laera, o farà una lista civica con la sua candidatura. Infine il dottor De Grisantis, se non trova l’accordo con Gravinese, farà una sua lista civica di sinistra moderata per ricandidarsi a sindaco.

Secondo voi, queste persone sono in grado di amministrare e apportare migliorie per i cittadini di Turi? Vedremo…

E lei, vorrebbe candidarsi?

“Se ci sono tutte le attenuanti perché no, in questo momento non vedo nulla di tutto questo.”

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TAGLIARE LO STIPENDIO AGLI ASSESSORI

Ma se si candidasse come sindaco, che programma porterebbe?

“Il programma si deve[C1] [C2]  condividere con i cittadini e non con i partiti.

La prima cosa riguarda i costi della politica: taglierei dell’80% lo stipendio del vice sindaco e degli assessori e del 100% i costi dei consiglieri di maggioranza, chiedendo ai consiglieri di minoranza di fare la stessa cosa. Lo stipendio del sindaco invece dovrebbe restare invariato, perché ha una miriade di problemi da risolvere e di mansioni, quindi è giusto che il sindaco lasci il lavoro per dedicarsi all’amministrazione di Turi.

Questi soldi risparmiati andrebbero nel Sociale e in favore del Marketing pubblico per rilanciare le bellezze di Turi su scala europea, a partire dall’agricoltura che è una risorsa.

Il secondo punto riguarda le infrastrutture, e le piazze di Turi, tutto quello che serve alla comunità per vivere bene.

Farei un business plan con i cittadini, creerei un contenitore di idee dove tutti possono manifestare una propria creatività, mettendola a disposizione della collettività.”

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TAGLIARE LE TASSE

“Promuoverei delle iniziative sul territorio per dare la parola ai cittadini su come vogliono le piazze, i centri di aggregazione per i giovani (un esempio sono le strutture sportive), quali migliorie per le scuole, piste ciclabili con percorsi ben delineati. Tutto questo insieme, per il bene comune.

Un terzo punto prevede un patto con i cittadini Turesi per ridurre i costi delle tasse che paghiamo. Metterei una aliquota del 5% sul reddito famigliare, aggiungendo una no tax area per le famiglie che hanno un reddito al di sotto dei 7500 euro. Ci vuole una tassa unica comunale che includa tutti i servizi che paghiamo al Comune.”

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NO ARO E NO MAFIE!

GESTIONE AUTONOMA DEI RIFIUTI

“Tra le prime cose da fare bisogna azzerare la tassa dell’immondizia e dell’illuminazione pubblica nei primi 24 mesi del mandato. Farei un contratto ventennale con una multinazionale per dotare tutti i beni immobili del Comune di Turi, di pannelli fotovoltaici pari al consumo che si effettua ogni anno, azzerando la spesa di quel servizio. A Turi si spendono 500 mila euro all’anno per l’illuminazione pubblica. Al nuovo contratto farei aggiungere i nuovi pali dell’illuminazione con annessa manutenzione; in questo caso il risparmio andrebbe a colmare quella disparità di servizi sul territorio che sono venuti a mancare in tutti questi anni.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata dell’immondizia, sempre con il coinvolgimento dei cittadini metterei fine al più grande scandalo che c’è in Italia, quello dell’ARO. L’ARO è stato concepito, non per risparmiare con il riciclo, l’ARO è un abuso di potere da parte della politica nazionale, per far entrare in maniera pulita le mafie nella raccolta dell’immondizia, creando un vero e proprio stato di diritto per le mafie.”

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COME GUADAGNARE DALLA MONNEZZA

“Ricordo per l’ennesima volta che l’immondizia è la più grande risorsa economica del 21° secolo, perché in una busta d’immondizia si può differenziare più del 95% del contenuto. Stando alle cifre riportate, un comune italiano che ricicla una tonnellata di carta tramite ditta appaltatrice, incassa 42 euro, dei quali solo una piccola percentuale che varia dal 4% al 10% viene data al comune per poi abbassare il costo dell’immondizia ai cittadini. È un meccanismo diverso da altri paesi europei, dove invece è il comune che ha in carico la raccolta dell’immondizia, dove il comune mette a lavorare personale del territorio, dove il comune è una società partecipata all’80%, e dove il comune ha dei ricavi, e non solo dei costi sulla raccolta dell’immondizia.

In Francia, dalla carta i comuni incassano 179 euro a tonnellata, il Belgio incassa 108 euro, il Portogallo ne incassa 135. Per la plastica, la disparità aumenta in maniera netta: l’Italia ricava 291 euro a tonnellata, la Francia ne ricava 596, il Portogallo addirittura 782 euro. Idem per l’alluminio: l’Italia per ogni tonnellata incassa 443 euro, il Belgio 596. Per il vetro siamo a 39 euro, mentre la Francia 38 e il Portogallo 47.

Senza contare il rame usato che si vende 5 euro al kg, il ferro è quotato a 190 euro a tonnellata, e tante altre cose si possono riciclare e vendere sul mercato, come l’organico; con il compostaggio si può ottenere una buona qualità di mangime naturale, che si potrebbe vendere sui mercati emergenti come la Cina e il Brasile.

Tutto questo si può fare anche in un piccolo paese come Turi, combattendo il clientelismo politico e la corruzione.

Aggiungo che per L’ARO 5, composto dai comuni di Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Casamassima, Sammichele e Turi, il capitolato di spesa dell’immondizia per i prossimi 3 anni è di euro 78 milioni di euro, e l’unica ditta appaltatrice ha in mano le sorti dei 5 comuni sia in termini di risparmio che in termini di organizzazione e logistica.

A voi vi sembra normale? A me no. Si applica il principio che la cosa pubblica non deve essere una fonte di debito per la popolazione e si va nella forma che un comune deve essere una azienda di stato, dove i ricavi non devono entrare sotto forma di tasse, ma devono entrare in forma di piccola azienda comunale con dei profitti.

Infine, penso che sia l’unica forma che possa garantire più servizi ai cittadini e meno tasse da pagare”.

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OPPOSIZIONE DIVISA

PROTESTA RIDICOLA

L’opposizione la vede unita e forte? Si sta muovendo bene?

“Quando si metteranno tutti insieme saremo nel 2019! Vedo solo tanti personali egoismi. L’esempio eclatante è la manifestazione di Fratelli d’Italia, dove c’erano solo loro, senza che vi fossero tutti i consiglieri di opposizione.

Penso che sia ridicolo fare una protesta alle ora 20 di sera, ma soprattutto senza tutta l’opposizione al fianco. Andava organizzata in accordo, tutti insieme.  

Sono d’accordo con Paolo Tundo quando dice che a Turi non ci sono solo i problemi degli emigranti, ma c’è un insieme di cose che non vanno.”

La sua proposta sui marocchini stagionali ha trovato accoglienza? Che seguito ha avuto?

“Non so se ha avuto un seguito, ma so per certo che questa amministrazione ha messo in conto altri 12.000 euro per l’accoglienza. Sarà giusto, sarà sbagliato, questo non lo so, so solo che a rimetterci sono sempre i cittadini turesi.”


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