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Shock in commissione: “Lavinia potrebbe avere la meningite!”

Lavinia Orlando in Commissione attende invano Tundo e Spada

Abbiamo intervistato la vicesindaco Lavinia Orlando per email, a debita distanza… potrebbe aver contratto la terribile meningite! Naturalmente vogliamo sdrammatizzare i fatti accaduti nei giorni scorsi: Paolo Tundo ha disertato la Commissione Elettorale a seguito del panico che si è generato dopo la notizia del decesso di un migrante a Trani, nello stesso centro in cui vi erano altri migranti che poi sono stati ospiti a Turi.

Di fatto, ci sarebbe poco da sdrammatizzare (i rischi sono reali e bisogna attrezzarsi) e tanto da criticare, a cominciare dal solito atteggiamento pilatesco del sindaco Coppi; il suo incredibile silenzio, il suo continuo lavarsi le mani, va sempre a spese della maggioranza e dell’esecutivo. E questa volta a farne le spese è stata la vicesindaco, rimasta come la “zita di Ceglie” in Commissione.

Lei stessa ci racconta cosa è accaduto…

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LO SHOCK IN COMMISSIONE

“LAVINIA POTREBBE AVERE LA MENINGITE…!”

Assessore Orlando, ma cosa è successo in Commissione Elettorale?

Il Sindaco convocava la Commissione elettorale per giovedì 20 aprile, con la finalità di stabilire i criteri in base ai quali procedere alla nomina degli scrutatori. La proposta della maggioranza sarebbe stata quella di riproporre il metodo già adottato da quando ci siamo insediati, cioè favorendo disoccupati, inoccupati e studenti non lavoratori. Dopo che sono stata contattata telefonicamente da uno dei componenti della Commissione (Paolo Tundo) che mi informava di essere impossibilitato a partecipare per improvvise problematiche personali, risentivo tutti i componenti della Commissione, concordando il rinvio al giorno successivo, venerdì 21 aprile…”.

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TUNDO E SPADA HANNO IL CELLULARE SPENTO

E poi?

“Nella mattinata del 21, il consigliere Tundo chiamava il Sindaco e lo informava che non avrebbe partecipato alla Commissione per non correre il rischio di stare accanto alla sottoscritta, pericolosa in quanto potenzialmente affetta da meningite, concetto successivamente ribadito dallo stesso Tundo ad un dipendente comunale, a cui il suddetto consigliere suggeriva addirittura di non stazionare in mia presenza onde evitare di essere contagiato dalla terribile malattia da cui a suo dire sarei stata infetta. La Commissione andava nuovamente a vuoto, vista anche l’assenza ingiustificata del consigliere Leo Spada (che pure aveva in precedenza assicurato la sua presenza). A causa dei cellulari spenti di entrambi i consiglieri, inoltre, si rendeva impossibile stabilire prontamente una nuova data in cui riconvocare, per la terza volta, la Commissione Elettorale. Se non fosse intervenuta la successiva comunicazione di sospensione delle operazioni relative al referendum, dubito che avremmo avuto il tempo per procedere alla nomina degli scrutatori secondo i criteri sopra indicati con colpa addebitabile solo ed esclusivamente ai due consiglieri comunali di minoranza. Delle due l’una: o il consigliere Tundo, con le sue sortite, intende superare maestri surrealisti del calibro di Woody Allen (e sono gentile, perché, se volessi andare in fondo alla questione, dovrei citarlo in giudizio per danno all’immagine) o la meningite è solo una ridicola scusa per bloccare con metodi scorretti un’azione positiva posta in essere dall’Amministrazione”.

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“POTREI QUERELARLO…”

Ma Tundo vi accusa di non fare abbastanza controlli sullo stato di salute e sulla possibilità di infiltrazioni di terroristi. È così?

Il consigliere Tundo dovrebbe fare chiarezza prima di tutto nella sua mente: non può qualificarmi quale pericolosa untrice, proprio perché ospite abituale del Centro di Accoglienza e, nel contempo, accusare l’Amministrazione di non effettuare gli adeguati controlli. Il consigliere Tundo, prima di spargere allarmismo a vanvera, dovrebbe entrare nel C.A.S. turese e rendersi conto della reale situazione: chissà che così non arrivi a constatare che non proprio tutto quello che viene raccontato da Salvini e seguaci corrisponda a verità”.

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COME FUNZIONA IL CENTRO MIGRANTI

Allora torniamo su questioni più concrete legate ai migranti. Avete verificato come vengono spesi i soldi dalla cooperativa? Ci sono disservizi?

Partiamo da una premessa: il Centro Accoglienza Straordinaria (c.d. C.A.S.) presente in agro turese non è di competenza comunale. Nella fattispecie, ciò significa che la cooperativa sociale “Cometa” di Palagiano, d’accordo col privato proprietario dell’Holiday Residence, ha partecipato ad un bando per l’accoglienza di cittadini stranieri pubblicato dalla Prefettura, ragion per cui il rapporto contrattuale insiste tra cooperativa e Prefettura di Bari. Ciò nonostante, l’Amministrazione comunale non ha chiuso gli occhi e verifica periodicamente che tutto vada per il meglio, a tutela degli ospiti e dell’intera comunità turese. Personalmente incontro con cadenza quasi settimanale gli ospiti del centro per recepire istanze ed eventuali lamentele, la maggiore delle quali riguarda l’eccessiva distanza del residence dai centri abitati limitrofi ed è per questo che, anche su nostro suggerimento, la cooperativa ha dato avvio ad un servizio navetta giornaliero (tre viaggi al giorno) da e per Turi e Casamassima”.

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NEL CENTRO LAVORANO 2 TURESI

“Nel centro lavorano due giovani turesi, l’una in qualità di educatrice e l’altra come insegnante di italiano, così assicurando i due aspetti fondamentali nella prima fase di accoglienza: il soddisfacimento di esigenze c.d. materiali e l’apprendimento della lingua. Anche rispetto all’assistenza medica, non abbiamo riscontrato problematiche: tutti gli ospiti hanno il proprio medico curante e sono seguiti, all’occorrenza, da specialisti. Un’altra lamentela frequente è legata alle lungaggini burocratiche per il rilascio dei permessi, rispetto alle quali, tuttavia, nulla è possibile fare, se non sollecitare gli uffici preposti.

Qualche settimana fa, inoltre, è giunta all’Ufficio Protocollo del Comune una lettera a firma di alcuni migranti, in cui, oltre alla ben nota questione connessa alla distanza del C.A.S. dal paese, si evidenziavano problematiche legate all’assenza di assistenza, medica e linguistica. Dopo aver preso in carico la questione, tuttavia, abbiamo constatato che gli scriventi erano giunti solo da pochi giorni al centro e non avevano, dunque, ancora ben chiara la necessità di attendere qualche giorno prima di vedersi assegnati ad un medico curante o la possibilità di seguire l’apposito corso di italiano”.         

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LA REPLICA A SETTANNI

Il post che fa chiarezza sul caso

Come replica a Settanni, il quale dice: “Ho paura che non basteranno i supermercati per chiedere l’elemosina”?

Settanni chi? Lo stesso che ha pubblicato la notizia, poi rivelatasi inesorabilmente falsa, del morto per meningite all’interno del centro di accoglienza di Turi? Per favore, siamo seri!”.

Ma i migranti possono essere una risorsa? Come? Lasciandoli lì dentro chiusi, mentre le cooperative incassano?

“Se l’Holiday Residence fosse ubicato all’interno del paese, tale problematica non ci sarebbe: i migranti potrebbero muoversi molto più facilmente e non sarebbero vincolati, com’è attualmente, agli orari delle navetta. Detto ciò, tengo a precisare che, oltre al controllo periodicamente posto in essere in questi mesi, abbiamo tentato di assolvere ad un ulteriore compito, quello di mettere in rete il C.A.S. con tutte quelle realtà associative in grado di creare opportunità di integrazione concreta.

La locale associazione “Umanità Solidale Glocal”, ad esempio, sta facendo tantissimo in questo senso, ma siamo anche in contatto con realtà nazionali che si occupano di formazione e successiva messa in rete con imprese ed aziende. Sotto questo punto di vista mi sento di dire che la cooperativa “Cometa”, pure aperta a tutte le nostre sollecitazioni, avrebbe potuto e dovuto fare di più”.

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