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Aspettando…. Il Passa Pass

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È un nome. È una connotazione cittadina. È una tradizione, ma anche un modo di essere, di considerare… è uno stato d’animo; è un’attesa come le feste “comandate”. È il Passa Passa che anche quest’anno si rinnoverà il prossimo 25 aprile, regalando emozioni in chi lo realizza e in chi lo osserva.

È un misto di emozioni e di speranze. È un augurio e un momento da condividere e ricordare. Una “tappa obbligata” per ogni turese che non voglia mancare ad uno degli appuntamenti cittadini sentiti, partecipati e festeggiati.

Mancano pochi giorni al suo compimento e già il paese si affretta a prepararlo. Un rito di origine pagana che rivive ogni anno nei festeggiamenti civili e religiosi dell’Annunziata intorno alla piccola chiesa medievale di San Rocco. Per l’antica cerimonia, bambini – ma anche adulti – infiocchettati e accompagnati dai rispettivi padrini o madrine, seguiranno l’effige dell’Annunziata (bassorilievo in legno, raffigurante la Madonna, l’arcangelo Gabriele e lo Spirito Santo rappresentato da una colomba) nei tre giri che compie intorno alla chiesetta.

Il rito del Passa Passa, ripetuto per tre anni consecutivi, servirà a suggellare il vincolo di comparatico tra l’adulto ed il bambino. Inoltre, secondo la credenza popolare, questa “passata” preserva dal male d’ernia. Può fare da padrino solamente chi a sua volta è stato “passato”.

Prima del rito che richiama a sé migliaia di persone, verrà celebrata all’aperto, dall’arciprete Don Giovanni Amodio, la Santa Messa alla presenza delle autorità civili e religiose. Dopo la benedizione, la Confraternita dell’Addolorata sfilerà seguita dall’Arciprete, che ha preceduto i portatori del cippo scolpito raffigurante l’Annunciazione, seguito ancora dalle autorità e dai fedeli. Tra questi numerosi i padrini e le madrine che terranno per mano un bambino con una fascia colorata a tracolla, segno della durata di legame o di relazione. Tutti, in processione, eseguiranno, come di tradizione tre giri intorno alla chiesetta di San Rocco.

Nei primi anni il rito si svolgeva il 25 marzo, giorno dei festeggiamenti in onore della Madonna Annunziata ma dal momento che in questo periodo generalmente faceva freddo e la data coincideva con il periodo della Quaresima, don Donato Totire, rettore della chiesetta di San Rocco, nel 1950 fissò come data della celebrazione il 25 aprile.

Il ‘passa passa’ detto anche ‘passata’ è la sopravvivenza di un antico rituale magico-religioso legato alla prevenzione e alla cura dell’ernia infantile. Nel tempo si è caratterizzato in diverse tipologie: passaggio attraverso un arco di foglie, un arco di pietra, una porta e poi un percorso circolare intorno ad un luogo sacro, come nel caso di Turi.

Il passa-passa a Turi si svolge dal 1903, anno in cui i turesi hanno cominciato a disertare il passa-passa di Gioia del Colle e Rutigliano.

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