Turi “Città che legge”
Turi e la cultura sono un binomio perfetto. A confermarlo, il circuito del Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) che ha insignito il nostro paese della qualifica di “Città che legge”.
Turi infatti raggiunge un altro grande risultato, questa volta nel settore della cultura e della lettura in particolare, come lo stesso circuito ha confermato in questa classifica che la vede protagonista. “Città che legge” promuove e valorizza quelle Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. L’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, vuole riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Dei 520 Comuni che hanno partecipato all’Avviso per la qualifica di “Città che legge”, pubblicato il 5 dicembre 2016, solo 363 a livello nazionale hanno dimostrato di possedere i requisiti richiesti: Turi è tra questi. L’elenco completo delle città che leggono è consultabile da oggi sul sito www.cepell.it.
Una “Città che legge” garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura, ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il Libro e la Lettura – primo fra tutti, Didiario, che ha avuto, proprio a Turi, i suoi natali.
“L’Associazione Didiario – commenta Alina Laruccia, presidente della stessa – è lieta per questo riconoscimento e si impegnerà ancora di più per la promozione della lettura. Didiario non ha mezzi speciali, non si veste di lustrini, lavora per i ragazzi e le famiglie per promuovere la lettura”.
La lettura è un valore riconosciuto da cui dipende la crescita intellettuale, sociale ed economica di una comunità, il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, intende valorizzare con la qualifica di “Città che legge” l’Amministrazione comunale che svolge, e che si impegna a svolgere con continuità, politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio.