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Santamato ora è indagato per corruzione di minore

Alfredo Santamato

Il turese d’adozione convertito all’Islam che tanto ha fatto parlare di sé nelle settimane scorse, Alfredo Santamato, ora pagherà a livello penale la superficialità nel gridare al mondo dichiarazioni assurde, maschiliste ed inneggianti al radicalismo islamico.

Lo scorso 11 aprile, infatti, è arrivata da parte dei giudici la prima sentenza: i poliziotti della Sezione antiterrorismo della Digos di Bari hanno eseguito il provvedimento di sottoposizione alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. A seguito dell’istruttoria procedimentale, il Tribunale ha confermato che il Santamato sia da ritenersi soggetto “socialmente pericoloso” in quanto, attraverso la rete, ha stretto amicizie con persone che praticano l’apologia di terrorismo o sono essi stessi jihaidisti ed ha condiviso sui social una serie di messaggi, «(…) farneticanti e integralisti, che esaltano la lotta contro il nemico e giustificano gli sgozzamenti».

Non potrà andare su Internet!

Le conseguenze a livello penale sono state immediatamente eseguite: tra queste, l’applicazione dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, il ritiro del passaporto e la sospensione di ogni altro documento valido per l’espatrio. Il Tribunale di Bari, presieduto dalla dr.ssa Francesca La Malfa, ha previsto inoltre che il Santamato non possa utilizzare alcun apparato per le connessioni internet e sia sottoposto ad un percorso di recupero socio-giuridico-culturale, con l’intervento di figure esperte nella mediazione culturale e con il coinvolgimento dell’Università di Bari – Dipartimento di Giurisprudenza, già impegnata nella definizione di programmi di studio sul tema del rapporti tra Stato e religioni.

Per la prima volta in Italia, commentano gli investigatori, “nel solco di recentissime pronunce comunitarie in tema di de-radicalizzazione, che si inquadrano nell’ambito delle nuove strategie internazionali per la prevenzione al terrorismo jihadista”, il provvedimento del Tribunale prevede che Santamato sia “sottoposto ad un percorso di recupero socio-giuridico-culturale”.

Intanto 3 arresti a Bari…

Intanto, proprio il 10 aprile, si è conclusa a Bari una operazione antiterrorismo che ha portato all’arresto di tre giovani afgani ritenuti responsabili di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Questa operazione vi fa capire che clima di tensione si respira anche in quella che sembrava la nostra isola felice.

Le indagini per corruzione di minorenne

Tornando al caso Santamato, come se tutto questo non fosse abbastanza, stanno emergendo nelle ultime ore nuove agghiaccianti novità su Alfredo Santamato. La Procura di Bari ha infatti aperto un’ulteriore indagine con un’accusa decisamente delicata: corruzione di minorenne. In occasione della perquisizione domiciliare, eseguita dalla Digos di Bari nell’ambito dell’indagine inerente il terrorismo, gli agenti avevano sequestrato un personal computer contenente, tra le altre cose, un filmino contenente un rapporto sessuale consumato tra Santamato e la sua consorte alla presenza della figlia di appena un anno.

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