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Attualità

Marinuccio si adegui ai tempi

Marilena Lerede

“Per Sant’Oronzo farò quello che ho sempre fatto. Se hanno bisogno di una mano, io ci sono”. Marilena Lerede torna ai nostri microfoni e commenta le ultime vicende legate agli eventi: da Sant’Oronzo ai falò, fino alla polemica tra vicesindaco e ProLoco.

 

Che ne pensa degli ultimi sviluppi sulla festa? L’amministrazione e il contributo per risanare il debito. Non la trova una contraddizione clamorosa?

“Cerchiamo di chiarire questa cosa una volta per tutte, l’amministrazione non può erogare contributi se il bilancio di un evento risulta in attivo. Anno 2013, bilancio festa chiuso in attivo, anno 2014, idem, anno 2015, cambio presidente, l’amministrazione visti i precedenti non prevede alcun contributo, anno 2016, anche volendo prevedere il contributo non esistono i presupposti per poterli erogare, cioè non esiste un comitato costituito con relativo conto corrente. Anno 2017, visti i precedenti si ritorna a prevedere il contributo purché siano sempre rispettate le norme, (bilancio, conto corrente, comitato in regola!). L’amministrazione non erogherà (sempre se necessario) il contributo per risanare il debito, ma semplicemente per contribuire ad un evento importante del nostro paese.”

Intanto, quello che ho definito Metodo Marinuccio andrebbe rivisto? Anche alla luce dei cambiamenti che furono apportati con i Topputi… 

“Marinuccio si deve adeguare ai tempi, oggi, come ho già detto, bisogna avere tutte “le carte in regola” per poter ricevere anche un solo euro dalle amministrazioni pubbliche. I Topputi hanno semplicemente rispettato queste regole, dimostrando che con tanta fatica si può anche non pesare sulle casse comunali, ma se anche non fossero riusciti da soli, avevano le carte in regola per usufruire del contributo comunale.”

Lei che farà per Sant’Oronzo?

“Quello che ho sempre fatto, se hanno bisogno di una mano, io ci sono!”

Turi è un paese per giovani?

“Diciamo che Turi è un paese per le famiglie.”

Che pasticcio la querelle della vicesindaco contro la Pro Loco sulla vicenda dei falò. Che ne pensa? Ha ragione la Pro Loco?

“Partiamo da un presupposto, le associazioni devono collaborare con le amministrazioni per promuovere il paese, questo non significa che tutto deve avvenire a fronte di un contributo, capita che ci sono degli eventi le cui iniziative non sono supportate economicamente dall’amministrazione. Se entro nella situazione specifica, dall’intervista fatta al presidente della ProLoco la settimana scorsa, si evince che il vicesindaco non era a conoscenza di dover erogare contributi per tale evento (visto che l’anno precedente si sono autofinanziati), messa alle strette ha chiesto aiuto ad altre associazioni le quali non hanno esitato a mettersi a disposizione pur di non perdere le tradizioni. Scusate ma, ci vuole molto a trovare qualche sponsor per un evento di cosi poche spese? Sono certa che, anche solo coinvolgendo attività gastronomiche si sarebbe tranquillamente risolto il problema. Oppure devo pensare che solo con i soldi del comune si possa fare qualcosa??? Inoltre vorrei precisare che l’amministrazione ha la responsabilità della riuscita degli eventi, quando questa amministrazione si è insediata, la Proloco era in crisi, e con tanto coraggio (sia da parte del vicesindaco che da parte dell’associazione) si sono fatti avanti l’associazione di In Piazza, i quali hanno egregiamente organizzato la sagra delle ciliegie. Vi sembra un reato se un amministratore premia coloro che sono sati degni della fiducia riposta? Io credo proprio di no! Anzi, dimenticate che l’associazione In Piazza è di orientamento politico di destra, e conoscendo il vicesindaco che è una comunista convinta, ha dimostrato che le sue scelte sono mirate solo esclusivamente al bene del paese.”

 

Sagra delle ciliegie. Come andrebbe organizzata?

“L’obbiettivo è sempre quello di valorizzare il prodotto ed il paese, se poi a questo ci aggiungi un gruppo di persone che hanno buone capacità di organizzazione e amano Turi, che ogni anno migliorano i dettagli, direi che siamo sulla buona strada e che non ci sia nulla da eccepire. Tutti vorremmo aggiungere o togliere qualcosa, ma alla fine solo chi organizza conosce le difficoltà e/o le possibilità di poter realizzare il tutto, e personalmente non ho nulla da eccepire perché non vedo solo quello che mi fa comodo ma guardo le cose nel complesso, compresi gli sforzi e le preoccupazioni degli organizzatori.”

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