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Maria Elena Didonna approda al romanzo

Elena Didonna

Letture, scritture, analisi dell’anima, riflessioni. Dalla poesia al testo narrativo la strada è stata breve, almeno in apparenza e per noi fruitori ed appassionati lettori. Per lei, è un percorso in crescita, una strada in ascesa che sicuramente la porteranno a grandi e nuovi orizzonti letterari. Parliamo di Maria Elena Didonna, classe 1988, giovanissima autrice turese che ritorna nelle librerie con il suo primo romanzo “Shìran. In memoria dell’Alba Vivente”.

L’abbiamo incontrata per esprimere i nostri auguri e nell’occasione le abbiamo fatto qualche domanda.

Shiran

Da questa settimana è disponibile il tuo nuovo lavoro letterario: Shìran… di cosa parla questo romanzo?

“Shìran è un mondo parallelo, abitato da creature magiche e mistiche come elfi, druidi, maghi, hobbit, fauni, centauri, da creature eteree come le nigule( nonchè spiriti del vento, della terra, dell’acqua e del fuco); le schiere degli angeli inami, ehmur e khàlis; gli angeli grigi conosciuti come i Guerci e molte altre creature oscure. In questo mondo l’equilibrio dell’esistenza è minacciato dall’oscura bramosia di potere dell’angelo grigio Usrìl. Con la nascita di due gemelli, Giàmonir e Asira, la leggenda inizia il suo incedere”.

Se non erro, dopo poesie e brevi racconti, questo è il tuo primo romanzo…come sei approdata a questa nuova scrittura?

“Esatto. Infatti, l’impostazione è totalmente diversa e l’amore per la scrittura mi incentiva ad approdare su nuovi generi. Naturalmente ci vuole uno studio continuo e la scrittura diventa parte di te sino a che tu sei lei e lei diventa te. Questo romanzo era in lavorazione da anni, ma non mi sembrava mai perfetto, per cui ho dovuto lavorarci molto per far si che risultasse credibile e reale. Ho abbozzato una lingua nuova, chiaramente non sono una studiosa del campo quindi è indicativa e circoscritta; di fatti ha il semplice intento di dare un’identità a Shìran”.

Per Shìran a chi ti sei ispirata?

“Shìran è un mondo esattamente come lo è la nostra terra, dunque accantonando la fantasia, gli elementi sono simili, un po’ enfatizzati e alterati, ma in sostanza siamo qui che ogni giorno difendiamo noi stessi, lottiamo perché crediamo in qualcosa di buono. Shìran nasce per evidenziare un messaggio, che credo sia essenziale, “nonostante le brutture, l’oscurità, non dobbiamo perdere noi stessi, non dobbiamo permettere a qualcuno di plasmare le nostre idee.” Difendiamo la storia che ci accompagna, amiamo le arti che la esaltano e costruiamo nel rispetto di tutto il creato”.

Elena e la scrittura… chi è la Elena che leggiamo?

“Elena si disperde tra le parole, come se si dissolvesse e fosse presente una piccola parte di sé in ogni personaggio”.

Come nasce la parola scritta… quello che scrivi parte da qualcosa che accade o…

“Credo che un bravo scrittore scriva ciò che sa, quindi non improvvisa in maniera posticcia e falsa, soprattutto perché i lettori se ne accorgerebbero. Personalmente, vorrei diventare un’eccellente scrittrice e devo ancora lavorare sodo, per raggiungere tale aspirazione. Quando scrivo ho delle visioni, come se davanti a me avessi una pellicola di un film e cerco con tutta me stessa di rendere vive le parole, affinché anche il lettore possa  vedere ciò che vedo io. Mi piacerebbe che il lettore si sentisse catapultato, dalle parole, nella vita di questi personaggi. Di certo scrivo con i miei occhi quindi la mia prospettiva, circa ciò che avviene nel nostro mondo, influenza molto la mia scrittura. Scrivo di sogni, desideri, speranze, amori, coraggio, paura, ansia, dolore. Sono emozioni e sentimenti che tutti conosciamo e che ci uniscono”.

Letture fantasy… quale è il libro fantasy che ti ha accompagnato nella tua vita?

“Il capolavoro della Rowling ha suscitato in me molto entusiasmo nella lettura. Ha sicuramente fomentato la mia passione. Incentivata anche dalla grande opera di Tolkien. Sono dei veri colossi del fantas”.

Stai già pensando al tuo prossimo viaggio letterario?

“In realtà vorrei che Shìran potesse continuare a raccontarsi. Al momento non ho nulla in programma, solo pochissime righe non ancora estese a dovere”.

Chi vorresti ringraziare?

“Mio fratello, sin da piccolo, mi ha trasportato in questo mondo magico e incantato. La fantasia è sempre stata la nostra compagna di giochi, quindi grazie a mio fratello Gianmarco, Shìran respira. La mia famiglia è sempre presente, mi sostiene con fiducia e stima, i miei affetti più intimi che vivono la mia quotidianità e non sono pochi. Poi vorrei ringraziare il mio direttore editoriale, Milena Palumbo, che ha creduto in me, assieme al suo staff lavorativo, sin da subito. Ringrazio Miriam Palumbo, che ha realizzato la copertina. Mi ritrovo molto in lei, ci capiamo al volo e lavoriamo con diligenza ed entusiasmo, credo siano gli ingredienti giusti per una collaborazione. Shìran è merito di molte persone”.

Dove possiamo acquistare e leggere Shìran?

“È disponibile online su diversi portali come: NeP Edizioni, Amazon, Ibs, La Feltrinelli e molti altri; oppure è possibile prenotarli in libreria”.

In tutto questo… Elena è anche teatro…

“Il teatro è nato da una scommessa del M° di canto e baritono Pietro Barbieri. Non avevo mai recitato prima, a parte una piccola parte in precedenza. Mentre Pietro mi ha proposto un ruolo da coprotagonista che mi ha vista nei panni della Cenciosa nel musical Forza venite Gente, un cast e un coro impeccabili. Lavoriamo duramente. Il teatro è sempre stato una mia passione, infatti, non mi risparmio sulla scrittura in tal campo. Spero di poter mettere in scena un dramma inedito scritto da me. Il problema è che il teatro e l’arte in genere ha difficoltà ad emergere, perché risulta essere poco tutelato e talvolta non considerato un vero e proprio lavoro”. 

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