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Flop dei falò a Turi

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Le polemiche nate sul falò di San Giuseppe sembrano non avere fine.

Dopo aver scelto di non dare il contributo di 1500€ all’associazione Pro Loco, l’amministrazione ha dato l’incarico d’organizzare la manifestazione alle associazioni In Piazza, Mule del Carro di Sant’Oronzo e I Vecchi Tempi, che hanno offerto il loro contributo a costo zero per il Comune.

Foto del Post di Lavinia

Questo però, è avvenuto solo una settimana prima dell’evento in questione, tempo troppo ristretto per permettere alle tre associazioni di organizzare una festa degna degli anni passati, avendo come risultato finale una serata abbastanza scarna, con pochi focolari sparsi per il paese e nessuno stand ad accogliere i cittadini che hanno voluto passeggiare tra le fanòve.

Una nota positiva però c’è, ed è l’enorme Falò organizzato Peppìno Tateo in Via Casamassima, che ha attirato tantissima gente accorsa ad apprezzarlo.

“A fronte delle solite polemiche artatamente veicolate da chi, con evidenza, non ha a cuore né il bene della collettività né il rispetto delle tradizioni locali, si informa che, come da evidenza fotografica, anche quest’anno associazioni e singoli cittadini hanno allestito le tradizionali fanòve di San Giuseppe.
In particolare, a fronte della richiesta di 1500 euro avanzata dall’associazione Proloco, altre realtà si sono messe a disposizione per allestire il falò presso Largo Pozzi CON UN COSTO A CARICO DEL BILANCIO COMUNALE (CIOÈ DELLA COLLETTIVITÀ) PARI A ZERO EURO.
Un ringraziamento particolare va al Sig. Vito Palmisano, in rappresentanza dell’Associazione Mule Carro di S’Oronzo e alle associazioni In Piazza ed I vecchi tempi.’
I 1500 euro risparmiati in quest’occasione verranno utilizzati a favore di altre iniziative da realizzarsi nel corso del 2017.”

Questo il post su Facebook del vicesindaco Lavinia Orlando, che ha acceso la miccia a tutta una serie di commenti, per la maggior parte negativi, riguardo all’evento in questione.

C’è chi ritiene che 1500€ non erano una spesa così grande per il comune e che si potevano dare per realizzare una manifestazione migliore; chi pensa che il comune non debba essere in contrasto perenne con la “sua Pro Loco”; chi dice che non ci possono essere figli e figliastri, e che quindi non si può spendere e spandere per alcuni eventi(e in particolare per alcune associazioni) e poi pretendere che altri invece facciano gli eventi in estrema economia o soprattutto gratis.

Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta, e pare che le fiamme delle fanòve siano tutt’altro che spente.

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