Catalano chiede le dimissione degli assessori Zaccheo e Caldararo
Carmine Catalano commenta gli ultimi pasticci di questa amministrazione e riflette anche sulla Festa di Sant’Oronzo, dalla quale chiede alla politica di stare lontana.
Che ne pensa degli ultimi sviluppi sulla Festa di Sant’Oronzo?
“Beh, si sono verificate le cose che ho dichiarato il 24 febbraio su questo giornale: Marinuccio ha detto Sì al sindaco. Se Marinuccio ha preso questa decisione è perché sicuramente il sindaco Coppi gli ha dato delle garanzie economiche, e perché Marinuccio ha portato dei risultati straordinari sotto l’aspetto organizzativo. Marinuccio inoltre è un credente di Sant’ Oronzo, ed è la cosa più importante per i fedeli e soprattutto per la chiesa. Ma mi domando: che ne pensa la vicesindaca con delega alla Cultura? Lei decide cosa deve essere finanziato a Turi… Perciò tutto dipenderà da Lavinia Orlando.
Mi lascia rivolgere delle considerazioni ai parroci delle chiese di Turi?”.
Prego
“Penso che voi parroci dovreste pensare più a questa festa religiosa, che è la festa più importante per i fedeli di Sant’Oronzo, e non chiudervi nelle stanze delle vostre chiese, lasciando decidere alla politica turese, che sia di destra o di sinistra. Ai credenti non interessa la politica per Sant’ Oronzo, ai credenti interessa che la chiesa ci metta la faccia in questa manifestazione. Questo non è il modo di affrontare una situazione incresciosa, che vede sempre decidere la politica turese e non la chiesa.
Infine, vorrei rivolgere con tutto il rispetto che marita una ringraziamento personale al signor Di Pinto, per tutto quello che ha fatto in questi tre anni per la buona riuscita della festa di Sant’Oronzo. Quello che è successo non è colpa sua, ma è colpa dell’amministrazione Coppi e della chiesa”.
Nel Consiglio comunale della scorsa settimana è stata approvata la delibera comunale n. 30, per quanto concerne il bando di gara per assegnare la struttura del centro socio-assistenziale. Lei che dice in marito?
“Dico prima di tutto che l’opposizione su questo argomento è stata disunita. L’unico che ha parlato sui costi di gestione dell’ex cinema Zaccheo è stato il dottor Birardi, che giustamente ha chiesto all’assessore Caldararo come mai si fosse arrivati a 7 mesi dalla scadenza utile per un bando di gara su questioni molto importanti. La Caldararo invece di rispondere al dottor Birardi, ha chiesto ad altri delucidazioni in merito al quel progetto. Sicuramente penso che il problema nasca nell’anno 2007, quando si è aderito al progetto del PO FESR 2007-2013, in quel progetto c’erano dei vincoli di spesa ma anche di consegna e di assegnare la struttura tramite una gara dell’appalto ad una cooperativa o ad una azienda del settore, con strutture di accoglienza comunitarie a ciclo continuativo per persone senza fissa dimora e in condizioni di grave disagio sociale ovvero a rischio di esclusione e povertà estrema; a questo serviva.
L’assessore Zaccheo ha detto sciocchezze in Consiglio cmunale quando si è rivolta all’ex assessore Tundo, dicendo che si potevano dare altri indirizzi alla struttura. Detto da un medico come la Zaccheo, è una doppia sciocchezza; almeno leggesse le carte prima di parlare di argomenti di una certa importanza. Al bando aderì l’amministrazione Gigantelli e riguardava i fondi del PO FESR 2007-2013, con un indirizzo ben preciso che è quello citato già in questo articolo. Dottoressa Zaccheo perché non continua a fare il medico di base? Lasci stare la politica non è per tutti. Grazie!
Però c’è un’altra questione che la Caldararo ha riferito in aula, ed è quella riguardante i costi che il Comune giustamente chiede a chi vincerà la gara. Penso che nessuno parteciperà ad una gara con costi così elevati. Ricordo che solo per l’affitto, chi si aggiudica la gara dovrà pagare 12000,00 euro al mese, più tutte le utenze, più tutte le manutenzioni interne ed esterne del complesso. Penso che siano troppo ristretti i tempi per dare in gestione il Centro socio-assistenziale. Ricordo ai cittadini turesi che se la struttura dell’ex cinema Zaccheo non sarà dato in gestione entro il 31/12/2017, il Comune dovrà restituire 1250.000,00, alla regione Puglia per scadenza contrattuale, che va dal 2010 al 2017. Ora tutto questo mi fa pensare che c’è stata una mancanza totale dell’amministrazione attuale, perché se la struttura è stata costruita dal 2013 al 2016, chiavi in mano marzo 2016, come mai si è aspettato più di un anno per fare una gara e darla in gestione? Assessore Caldararo, non pensa che ci sia stata una sua mancanza nel coordinare le cose? Ecco, io solo per questo le chiedo di lasciar perdere la politica, ritorni a fare solo l’insegnante che è la cosa più bella per una donna o per un uomo stare a contatto con i bambini.”
Venerdì scorso si è tenuto a Turi un incontro fra gli agricoltori e un nuovo movimento che si chiama Movimento. Lei che c’è stato cosa ne pensa?
“C’era una sala pienissima di agricoltori molto interessati a capire cosa fosse e cosa proponesse questo movimento. I relatori hanno detto tante cose che condivido come penso quasi tutti gli agricoltori presenti. Ma al tempo stesso i relatori di questo movimento che dicono di mettere da parte la politica e i sindacati, dopo tutte quelle belle parole hanno fatto un autogol clamoroso, ammettendo che stanno portando le loro idee sul tavolo di un senatore della Repubblica di Forza Italia, il dottor Luigi D’Ambrosio Lettieri, anche presidente dei farmacisti di Bari/Bat consigliere regionale VII legislatura- vice presidente della Federazione degli ordini Farmacisti italiani, che tutto ha fatto tranne che tutelare gli interessi degli agricoltori della Puglia, e che non si è visto mai nei dibattiti che contano. Penso che sia una manovra elettorale per le prossime elezioni nazionali.”
Catalano, si fa con insistenza la voce che lei possa candidarsi alle prossime elezioni, è vero?
“Il problema non è se il sottoscritto si candida o meno alle prossime elezioni, il problema è che a Turi non ci sono personaggi che fanno politica per la cittadinanza. Eppure basterebbe poco per cambiare questo pese. Ci vogliono uomini e donne che mettano da parte gli egoismi, le ideologie e soprattutto i partiti, e al tempo stesso mettano al centro delle cose gli interessi della collettività dei cittadini turesi. Se ci fosse questo progetto, io sarei il primo ad aderirvi.”