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Cronaca

Due cuccioli uccisi a colpi di pietra

cuccioli uccisi a sassate - Turi (1)

 

Sono immagini forti e spietate, quelle che raccontano quanto è accaduto a due poveri cuccioli, creature vittime della crudeltà dell’essere umano che li ha uccisi con un colpo di pietra alla base del cranio. Gesti disumani, gesti folli nati dalla mano di chi, senza cuore, decide di scrivere la parola fine alla vita di altri esseri, solo perché, forse, danno fastidio.

Ma cosa è avvenuto? Perché? Cosa ha determinato quell’atroce gesto? Ad affidare il suo sfogo alla rete, la vicesindaco, Lavinia Orlando.

“Chiamato dal Comune di Turi, l’accalappiacani ha effettuato l’ennesimo giro a tappeto del territorio urbano ed extraurbano turese. Totale cani recuperati e sbattuti in canile: zero. Totale cuccioli morti: due. Totale denunce per maltrattamenti ai danni di animali: una.

Ma andiamo con ordine.

VIA NOCI. Branco di 5-6 cani, già precedentemente sterilizzati e reimmessi sul territorio, sovente cibati da uno dei tanti cittadini turesi (la maggioranza, per fortuna) in grado di convivere pacificamente con gli animali. Tali cani, in quanto non pericolosi e non in grado di riprodursi, sono stati lasciati lì dove erano, liberi di vivere la propria innocua esistenza (come, del resto, prescritto dalla legge regionale n. 13 del 1995, “Interventi tutela animali d’affezione e prevenzione randagismo”).

Il volpino Tacky

VIA BACHELET. Premesso che alcuni residenti hanno più volte lamentato situazioni al limite della vivibilità (a causa dei cani randagi), pensavamo di trovare un branco folto e, soprattutto, aggressivo. Giunti sul posto, nulla di tutto ciò ed anzi le residenti presenti hanno descritto una situazione tranquilla ed assolutamente vivibile. Abbiamo rinvenuto in loco il volpino di cui alla foto, Tacky, vero e proprio cane di quartiere, in quanto nutrito ed abbeverato da alcuni dei residenti del luogo ed assolutamente docile ed avvicinabile. Lungi da noi, ovviamente, sbatterlo in canile.

La terribile sorpresa è giunta, purtroppo, dall’altra cagnolina che si aggira per le campagne circostanti. Lilla, come denominata dalle signore che l’hanno adottata, da poco mamma di alcuni cuccioli, era già stata attenzionata dalle volontarie animaliste, che attendevano qualche altro giorno per prelevare i cuccioli (al fine di darli in adozione), sterilizzare la mamma e reimmetterla sul territorio (sempre sulla base del principio per cui una cagnolina innocua può convivere tranquillamente con gli umani, senza ingolfare un canile già pieno ed appesantire i costi a carico del Comune). I due cuccioli, fino a ieri apparentemente sani, non erano più in vita (come chiaramente visibile dalle foto che ho dovuto postare, per completezza di informazioni), non si sa se uccisi da una banale virosi o da pietre lanciate da qualche delinquente (come purtroppo prospettato dagli esperti accalappiacani che erano con noi e dalle pietre rinvenute in numero copioso nei pressi del giaciglio).

Le indagini che partiranno in seguito alla denuncia che sporgeremo ci diranno di più. L’auspicio è ovviamente quello che si sia trattato di morte naturale. In caso contrario, spero vivamente che il/i responsabile/i della lapidazione di due esseri indifesi ed innocui (illecito penale punibile con la reclusione da 4 mesi a 2 anni ai sensi dell’art. 544 – bis Codice Penale) vangano individuati.

cuccioli uccisi a sassate

 

VIA MOLA, VIA TENENTE MARCO GASPARRO, VIA CONVERSANO, ZONA ITES “PERTINI”. Non abbiamo rinvenuto alcun cane, né branco di cani. Non abbiamo dunque potuto verificare l’eventuale drammaticità delle problematiche denunciate ed intervenire di conseguenza.

Partendo dal presupposto che il Comando di Polizia Locale è sempre a disposizione per ricevere le segnalazioni dei cittadini, mi preme sottolineare alcuni punti.

Il canile sanitario di Turi dispone di soli 20 posti. Nonostante il lavoro egregio della nostra responsabile, Sara Ferrante che, insieme a tutte le altre volontarie, è riuscita a far adottare diverse decine di cani (cuccioli ed adulti) nell’ultimo anno, il canile è sempre colmo e rappresenta un costo per la collettività.

La legge regionale, come già precisato, considera la chiusura in canile degli animali solo come una mera eventualità, a fronte della sterilizzazione e reimmissione sul territorio e del cane collettivo (c.d. di quartiere). È, dunque, assolutamente lecito, nonché auspicabile, che i cittadini si prendano cura di cani e gatti randagi, lasciando ciotole di acqua e cibo a loro disposizione, purché non si sporchi il terreno pubblico con liquidi o altro.

Per queste ragioni, l’Amministrazione comunale, la ASL e le associazioni protezionistiche devono lavorare nel senso di svuotare i canili (con le adozioni) e sterilizzare i cani (ed i gatti), che, all’esito di un giudizio preventivo di salubrità, devono essere reimmessi sul territorio, dove, del resto, saranno destinati ad una vita molto più breve di quella di un animale domestico.

A tale fine, il Comune di Turi:

– si sta dotando di apposita polizza assicurativa per eventuali danni cagionati da cani randagi;

– sta elaborando un bando a cui potranno accedere prioritariamente coloro che abitano in masseria per microchippare e sterilizzare i cani che vagano nelle rispettive proprietà e che sono, molto spesso, causa primaria del randagismo turese”.

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